E’ una vicenda che va avanti da anni e da molti anni gli abitanti di Sant’Eraclio chiedono di spostare il campo rom sorto abusivamente in periferia e causa di molte proteste soprattutto per i continui roghi di immondizie.
Ora poi, dopo che una loro roulotte è andata a fuoco, rifiutano una sistemazione temporanea in ostello e men che meno intendo trasferirsi in una zona montuosa come ha prospettato l’amministrazione comunale.
Così è impossibile procedere allo sgombero programmato ed alla demolizione di tutte le strutture abusive cresciute negli anni a dismisura. In un incontro avvenuto in Comune tra l’avvocato Marcello Ziunisi dell’Associazione nazione Rom, rappresentati della comunità dei Sinti a Sant’Eraclio (Piano Orlando Bindo e Fiorello La Fleur), con l’assessore Maura Franquillo e il dirigente Annarita Astri e personale dei servizi sociali c’è stato un vero muro contro muro: “Il Comune ha fatto tutto quello che poteva – ha detto sconsolato l’assessore Franquillo – abbiamo offerto la disponibilità di un alloggio temporaneo alla famiglia rimasta senza roulotte e due appartamenti per le altre famiglie che occupano il campo: in montagna, è vero, ma si tratta di due zone che hanno servizi e trasporti.”
A complicare le cose c’è stato l’incendio di due roulotte, causato forse dagli stessi occupanti dal momento che i carabinieri hanno escluso motivi raziali o di altra natura.
In passato della vicenda si era interessato il Wwf , denunciando la situazione dell’area, il Comune aveva chiesto alla proprietà di provvedere alla recinzione, che successivamente è stata distrutta. Ora quest’ultima recinzione, è al vaglio dei tecnici comunali, mentre la situazione si trascina nel tempo e non si vede una soluzione.