Il Presidente della Provincia di Perugia come membro della direzione nazionale del Pd conferma il no secco all’ipotesi di doppio turno. Ha dichiarato “Si tratta di una materia delicata, di notevole importanza che dovrebbe essere aperta alla partecipazione sia dei gruppi dirigenti e iscritti del Pd che dei partiti alleati dal livello regionale fino a quelli periferici.
Personalmente non sono favorevole all’ipotesi del doppio turno cosi’ come si sta configurando”. In relazione al metodo Guastinghi sostiene “meglio un sistema elettorale a turno unico, magari rivisto anche per quello che riguarda la soglia di sbarramento per garantire pluralità di rappresentanza e maggiore democrazia per tutte le forze politiche e Via libera anche all’abolizione del listino e all’elezione diretta del presidente per rispondere da subito alle giuste esigenze dei cittadini-elettori che chiedono sempre di piu’ di poter incidere direttamente sulle scelte programmatiche e soprattutto sulle persone che li dovranno rappresentare per i prossimi anni nella principale assise regionale senza filtri e caminetti”.
Guasticchi continua: “Propongo e auspico quindi che da subito vengano organizzati in tutta l’Umbria incontri con i dirigenti e iscritti del Pd e i partiti della coalizione di centrosinistra per aprire una fase di dibattito e confronto. Relegare una decisione cosi’ importante al parere dei soli gruppi consiliari regionali rischia infatti di approvare soluzioni che non rispondono alle esigenze e alla volontà dei tanti cittadini che vedrebbero calata dall’alto una riforma elettorale che invece li riguarda direttamente. Un vecchio modo di concepire la politica che rischia di dividere invece che unire il centrosinistra checome si e’ visto quando si presenta compatto all’elettorato vince, in caso contrario soccombe”.