E’ destinata ad allargarsi l’inchiesta della procura sul caso mense del Comune di Perugia.
Cibo alterato. Tutto ha preso inizio dalle segnalazioni delle associazioni dei genitori e dei comitati mensa che per primi avevano denunciato problemi legati alla qualità del cibo. Dagli esami effettuati dai Nas sarebbe in effetti emersa una quantità di cibo avariato, pesce e pollo con lische e ossa (non adatto ai bambini), e grammature del capitolato non rispettate. Per questo è scattata l’inchiesta con tredici indagati sul caso mense scolastiche del Comune di Perugia. Ora le associazioni definiscono “allarmante” la situazione e chiedono di attuare “tutte le misure necessarie a prevenire altri fatti gravi, come quelli già riscontrati”.
Dagli ultimi sviluppi risulta che nell’avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm Cicchella, ad uno degli indagati (l’ammistratore delegato della All Food Srl ) venga mossa anche la contestazione di falso ideologico. Nella domanda di partecipazione alla gara d’appalto “avrebbe falsamente attestato di non aver mai commesso errori nell’attività professionale”, cosa che non corrisponderebbe al vero.