Maria Luisa Grassi – Passa anche per i laboratori di Brunello Cucinelli il percorso di guarigione degli ospiti del Pellicano, un centro di cura dei disturbi alimentari fondato a Perugia nel 1997.
E saranno proprio gli spazi del teatro Cucinelli di Solomeo a ospitare la presentazione del libro “Il cibo delle dee” curato da Maria Assunta Pierotti, Raffaele Ruocco e Aldo Stella, tre terapeuti che da molti anni accompagnano gli ospiti del Pellicano lungo la strada tortuosa della guarigione. Il volume sarà presentato sabato 12 aprile alle ore 16.30 dagli autori insieme al sindaco di perugia Wladimiro Boccali, a Federica Cucinelli, della Brunello Cucinelli e a Federica Angelantoni, sostenitrice del centro e amministratore delegato di Archimede Solar Energy.
Nel libro sono raccontati, da chi ogni giorno da vicino segue e vive questo luogo, ostacoli, traguardi e sconfitte del percorso dei pazienti all’interno della struttura del Pellicano. Cinque sono i momenti affrontati nel volume. Il primo è quello di far sì che il paziente accetti e riconosca la propria condizione.
Che abbia consapevolezza, responsabilità e che si renda conto dell’esistenza del limite: a partire da quello costituito dal proprio corpo. Il secondo è che il soggetto curante si disponga all’accoglienza e all’ascolto riflessivo. Il terzo è che vengano coinvolte le famiglie.
Il quarto è che tutte le dimensioni della persona possano e debbano essere considerate. Il quinto è che si faccia un vero lavoro di équipe in rete con i servizi socio-sanitari.
Uno spazio importante nell’ambito del percorso di cura è riservato alle attività creative ed espressive “strumento idoneo – è scritto nel libro – per comunicare il disagio, il dolore, la solitudine e tutti quei sentimenti negativi che sono propri del disturbo alimentare”.
Oltre alla musica e alla danza, recentemente, è stato attivato – grazie al contributo della Brunello Cucinelli che mette a disposizione tessuti e filati – un laboratorio per imparare a cucire e ricamare. Ogni giorno gli ospiti del centro dedicano alcune ore alla creazione e realizzazione di oggetti che possono essere indossati e venduti.
“Il nostro laboratorio di cucito è uno spazio per creare, per inventare, per colorare, cucire e ricamare ma non è solo questione di mani o di cose da fare – spiega Assunta Pierotti – Dentro questa piccola stanza, dentro le nostre mani più o meno esperte, ci si ritrova un tesoro di possibilità e questa è la nostra meravigliosa e sorprendente ricchezza. Perché nessuno di noi può dire di essere arrivato, di essere in se stesso, un “prodotto finito”.
Nessuno di noi è chiuso in un “ormai” ma è inevitabilmente proteso verso il nuovo, il futuro. L’oggetto creato che diventa la parola, il racconto di sé, la porta d’ingresso verso la relazione facilitata con l’altro. Non a caso le parole che richiamano il racconto sono “dipanare”, “filo”, “trama”, proprio per echeggiare un concetto di continuità, sequenza, coerenza tra l’inizio e la fine: ecco che il fabbricare un qualunque prodotto secondo un piano estetico o funzionale aiuta a mettere in ordine pensieri potenzialmente disturbanti.
Il percorso del cucire quindi, funge da ”navigatore” sulla strada della guarigione”.
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Il Pellicano è una associazione ONLUS costituita con atto notarile nel 1997, ha sede a Perugia e si occupa di Disordini Alimentari (Anoressia, Bulimia e BED) e del Peso.
L’associazione, costituita da pazienti e ex pazienti, svolge con l’apporto di professionisti una attività di accoglienza, di consulenza, di auto-aiuto, terapia e riabilitazione secondo un approccio psico-nutrizionale di tipo multidisciplinare integrato.
Per il conseguimento dei suoi fini istituzionali è convenzionata con l’Azienda Sanitaria n.1 di Perugia, con l‘Azienda Ospedaliera di Perugia, convenzionata con la Facoltà di Medicina e Scienze della formazione, con la Facoltà di Scienze dell’alimentazione di Perugia, la Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, collabora con il Centro di Parma Villa Maria Luigia e con le Suore Francescane di Gesù Bambino.
Specializzata in percorsi di assistenza individuale e di gruppo rivolta ai pazienti e ai familiari, realizza inoltre progetti di studio, di ricerca, documentazione, formazione e promuove iniziative di informazione e sensibilizzazione.
Dagli inizi della sua attività più di 2000 persone si sono rivolte all’associazione con un incremento costante nel tempo e, ad oggi, sono stati conseguiti importanti risultati sia in termini quantitativi che qualitativi.