Non sono intenzionati ad arrendersi i pendolari umbri che, dal 2012 ad oggi, hanno intrapreso una dura battaglia contro il rincaro degli abbonamenti di Trenitalia.
Ottenere il tanto ambito rimborso sembra essere un’odissea senza fine e dopo un’apertura iniziale, l’azienda leader dei trasporti in Italia, fa un passo indietro provocando malumori e sconforto tra coloro che, per necessità, sono costretti ogni giorno a prendere un treno pur sapendo che il prezzo da loro pagato è salito vertiginosamente a causa di un algoritmo sbagliato.
Da qui parte la vera e propria dichiarazione di guerra. Le associazioni di categoria provvederanno, a seguito della mancata convocazione prevista per il 30 novembre da parte di Trenitalia, a procedere per vie legali presentando una relazione dettagliata ad Autorità dei Trasporti e Antitrust, affinché vengano valutate con maggiore attenzione le applicazioni tariffarie incoerenti..
Le associazioni invitano quindi, tutti i titolari di abbonamento annuale o mensile, a contattare le relative federazioni dei consumatori che “procederanno a raccogliere le adesioni per promuovere, a partire dal primo gennaio 2018 una vertenza nazionale e le relative azioni legali, per la salvaguardia dei diritti di coloro che hanno pagato importi maggiori di quanto dovuto”.