Sarà un altro Natale pieno di doni per gli umbri. I dati Istat e Prometeia, elaborati dal Centro studi Sintesi per Cna, Confartigianato e Confcommercio, indicano una crescita del 2,8% nel periodo 2012-2017. Anche per questo Natale 2018 previsioni positive per generi alimentari, giocattoli, profumi ed elettronica. Si calcola almeno un 2% in più.
Questo a fronte di un forte calo del Pil e un crollo degli investimenti. Comunque non si prospetta un Natale negativo concentrato su acquisti utili. Occupa una fetta bassa l’abbigliamento, i cui consumi continuano a evidenziare difficoltà anche nei canali tradizionali. Negli ultimi dieci anni, l’Istat calcola che in Umbria la spesa annuale delle famiglie sia scesa del 40%. «É la prima voce nel budget domestico che le famiglie hanno tagliato», osserva Renzetti di Trd-Marketing, società perugina di ricerche di marketing per la distribuzione commerciale. Una spendig review di oltre 740 euro dal 2008 al 2017, anche se tra negli ultimi due anni c’è stato un recupero, con una crescita del 13,6%, come indicano i dati Istat elaborati da Ires Cgil.
«Il settore – spiega Alfredo Renzetti – non svolge più quel ruolo per cui, un tempo, si acquistava un prodotto, con l’obiettivo di cercare uno status symbol. Oggi si tende a favorire maggiormente gli acquisti orientati al risparmio e al fast fashion e questo porta il cliente ad avere un comportamento d’acquisto diverso, verso prodotti low cost».
Va fortissimo il canale Ecommerce.
In Italia, si calcola che il canale Ecommerce cresca comunque a doppia cifra con la spesa che ha raggiunto i 25 miliardi di euro. I comparti che vantano il maggior peso nelle trattative online (dati Coop Italia) sono tempo libero (40%) e turismo (30%), seguiti da assicurazioni (5,8%) ed elettronica (3,2%).