Augusta Brunori, di 69 anni, ex dipendente della USL è stata trovata morta a Magione nella sua villetta sita in località Case Sparse. La donna, originaria di una cittadina del Lazio, Cerveteri, è stata uccisa con colpi di coltello alla schiena,tra il cuore e il polmone sinistro.Secondo le prime indiscrezioni degli inquirenti a chiedere i primi soccorsi, intorno alle 10 di ieri, è stata la figlia, che ha chiamato dal suo cellulare. Immediato l’intervento dei sanitari della casa di cura di Magione che hanno contattato il pronto soccorso e le forze dell’ordine. A breve sul posto è giunta un’ambulanza del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri di Città della Pieve, coordinati dal capitano Andrea Caneschi in collaborazione con il reparto operativo sotto la guida del maggiore Salvatore Pascariello.
Si suppone che la tragedia sia avvenuta nella notte tra domenica e lunedì. Le indagini vengono svolte dal reparto scientifico dei Carabinieri, coordinato dal pm Manuela Comodi.
La prima a destare sospetti è proprio la figlia, Francesca Garofane, di 34 anni, con precedenti di natura psichiatrica con la quale la vittima, nei giorni scorsi, avrebbe avuto veementi e reiterati litigi.
Nel novembre 2014 Francesca aveva aggredito la madre con una bottiglia rotta ferendola alla testa e al collo.
La 69enne è stata ritrovata a terra fra la piscina e un annesso della villetta di proprietà dell’ex marito, Pasquale Garofane, maresciallo della Guardia di Finanza in pensione – i due erano separarti da anni-.
Francesca Garofane, trovata in stato confusionale, è trasportata al reparto psichiatrico di diagnosi e cura del Santa Maria della Misericordia dove, piantonata dai carabinieri, è stata sottoposta a terapia farmacologica. Gli inquirenti l’hanno potuta interrogare soltanto nel pomeriggio. L’avvocato d’ufficio, Mauro Dottori ha dichiarato “La 34enne era ancora in stato confusionale e ha riferito che non c’entra con l’uccisione della madre. Era in cura da dieci anni ma negli ultimi due non si era più recata presso le strutture di cura”.