Deliberate le prime disposizioni per i comuni di Scheggia e Pascelupo, Pietralunga, Costacciaro, Gubbio e Montone
Su proposta dell’Assessore alla Protezione civile,sono state deliberate le prime disposizioni per portare aiuto alla popolazione dell’Alto Chiascio maggiormente colpita da una serie di eventi meteorologici di eccezionale intensità.
E’ stato concordato di destinare – anticipando fondi del bilancio regionale – contributi a ristoro delle spese sostenute per procedere al ripristino dello stato di normalità ai Comuni di Scheggia e Pascelupo, Pietralunga, Costacciaro, Gubbio e Montone. Le somme saranno erogate “a seguito di formale richiesta e quantificazione. Con successivi atti verranno assegnati i finanziamenti richiesti dai 5 Comuni, nonché da eventuali altri, colpiti da tali eventi, che ne faranno richiesta.
La determina è dipesa dalla considerazione della Giunta regionale della situazione di forte criticità che si è determinata nella zona dell’Alto Chiascio, in Umbria, e nelle zone del Pesarese e dell’Anconetano nelle Marche, che hanno colpito i centri abitati e le aree rurali, con gravissimi danni su tutto il territorio.
Il Maltempo del 15 settembre scorso ha dato vita a diversi movimenti franosi, esondazioni di corsi d’acqua con conseguenti allagamenti, gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie e ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica, alla rete dei servizi essenziali, alle attività economiche e produttive, caduta di alberi di alto fusto con pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Sono ancora in corso i sopralluoghi per la verifica e la quantificazione esatta dei danni, mentre il Servizio regionale “Protezione civile ed emergenze”, d’intesa con il Servizio “Rischio idrogeologico, idraulico e sismico. Difesa del suolo”, sta predisponendo la relazione complessiva nella quale vengono riportati i dati caratteristici dell’evento e il perimetro delle aree umbre maggiormente colpite, con una prima stima sommaria dei danni subiti.
Il Servizio regionale competente è stato incaricato di attivare delle somme urgenti per il rispristino delle condizioni di sicurezza nel reticolo idrografico e la corretta regimazione dei corsi d’acqua. Dalla ricognizione, per quanto possibile, del reticolo idraulico, con particolare attenzione ai sette torrenti che manifestavano immediate criticità a un tratto interessato del fiume Tevere, è stata infatti rilevata una situazione di estrema gravità dei corsi: Torrente Carpinella (attualmente quasi completamente ostruito) per una lunghezza di 19 km; Torrente Carpina (gravi ostruzioni a tratti) per una lunghezza di 28 km; Torrente Assino (presenti frequenti ostruzioni) per una lunghezza di 24 chilometri. Complessivamente si ipotizza di dover intervenire su una lunghezza di corsi d’acqua pari a circa 100 chilometri. Per far fronte comunque alle prime immediate necessità, il Servizio Rischio Idrogeologico, idraulico e sismico ha già attivato alcuni interventi di somma urgenza affidati all’Agenzia Forestale Regionale (AFOR). I contributi per i primi interventi emergenziali verranno finanziati con fondi del bilancio regionale, esercizio finanziario 2022, con riserva di ristoro sulle somme che il Governo stanzierà con la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.