A Perugia è stato realizzato – con la la collaborazione del Comune, di Slow Food, del Farden Club , della Fondazione Fontenuovo e da Filosofiamo – dal Centro Internazionale Montessor – presidente il professor Luciano Moretti, il progetto che prevede all’interno del Parco di Sant’Anna, uno spazio destinato ad ospitare l’orto “botanico romano”, un’esperienza didattica dedicata principalmente ai ragazzi, ma anche agli anziani. Il professor Mazzetti, nel corso della cerimonia inaugurale, ha parlato dell’inizio di un viaggio che si snoderà all’interno di una struttura concessa dal Comune; per questo il docente ha voluto ringraziare l’Ente per aver sostenuto il Centro Internazionale in un percorso non semplice da realizzare. L’orto, peraltro, fa parte di un progetto estremamente complesso che la Montessori ha voluto sviluppare per coinvolgere gli studenti dall’asilo nido al liceo; al suo interno l’obiettivo principale è di essere sentinelle dell’ambiente. All’incontro di oggi hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Romizi, il vice sindaco Barelli, l’assessore Wagué, i consiglieri Pastorelli (Fdi) e Fronduti (FI), il consigliere regionale Squarta e tutti i rappresentanti delle Istituzioni ed associazioni coinvolte. Il Prof. Luciano Mazzetti della Montessori ha parlato dell’inizio di un viaggio che si snoderà all’interno di una struttura concessa dal Comune; per questo il docente ha voluto ringraziare l’Ente per aver sostenuto il Centro Internazionale in un percorso non semplice da realizzare. L’orto, peraltro, fa parte di un progetto estremamente complesso che la Montessori ha voluto sviluppare per coinvolgere gli studenti dall’asilo nido al liceo; al suo interno l’obiettivo In questo contesto la giunta ha deciso di accogliere il progetto presentato dalla Montessori, a conferma del fatto che l’Amministrazione vuole interagire con i cittadini ed avvicinare gli stessi alla gestione della Cosa pubblica nel segno dell’amministrazione condivisa. Il progetto – ha concluso Pastorelli – è aperto a tutti i cittadini che hanno a cuore il parco; l’auspicio è che medesima esperienza possa essere realizzata anche in altri parchi. “Il progetto – ha commentato il vice sindaco Urbano Barelli – dimostra oggi la sua piena validità ed è la conferma del fatto che quando un’iniziativa è innovativa e condivisa è destinata ad avere successo”. Il vice sindaco ha posto l’accento sull’importanza del volontariato per la cura ed il decoro delle aree verdi e sul significato del “senso di comunità”: si tratta di un modo per riappropriarsi del territorio, grazie alla virtuosa collaborazione tra soggetto pubblico, associazioni e cittadini. “Insomma questa esperienza è uno splendido esempio di protagonismo cittadino”. Ed ancora secondo Barelli altro aspetto centrale dell’esperienza è che la scuola si apre al territorio e con il territorio condivide progetti ed iniziative per creare, come nel caso di specie, un luogo di eccellenza. Il principio della condivisione è stato al centro dell’intervento dell’assessore Dramane Wagué, secondo cui il progetto è stato possibile grazie al coinvolgimento diretto di tanti soggetti, istituzionali e non. “Ed è proprio questa idea di fare rete che l’Amministrazione comunale vuol continuare a sviluppare perché è garanzia di risultati e di successo”. Dal canto suo il sindaco Andrea Romizi ha detto che “sono questi i progetti che fanno la differenza in una città; quando si lasciano da parte le polemiche e si mettono insieme le energie si crea qualcosa di positivo per la collettività”. Romizi ha garantito che l’impegno dell’Amministrazione sull’area di via Fonti Coperte-parco sant’Anna proseguirà; l’obiettivo, anche attraverso la ricostruzione della Carducci-Purgotti, è di riqualificare le strutture (immobili ed aree verdi), ampliando la vocazione della zona quale ruolo rivolto alla difesa dell’ambiente.