Si moltiplicano le sanzioni inflitte per violazione dei limiti di velocità attraverso l’impiego di apparecchi di rilevamento e autovelox
È sempre più evidente e palese che il sistema più semplice per un’Amministrazione Municipale per fare cassa è quello di moltiplicare le entrate grazie alle multe.
Al punto tale che tra le fonti di entrata dei Comuni italiani non ci sono solo le tasse e le imposte che pagano i cittadini, ma anche i proventi che derivano da multe, ammende, sanzioni, somme per il risarcimento danni e oblazioni comminate a carico delle famiglie e delle imprese che operano sul territorio di competenza.
Questa voce di entrata non è sostanziosa come quella riferita a tasse e imposte, ma ha un peso comunque rilevante tra le entrate complessive delle amministrazioni comunali.
Per questo motivo vengono sparse in tutti gli angoli della città e sui semafori videocamere per registrare e fotografare tutte le violazioni che gli automobilisti compiono nel traffico cittadino. In questo modo si evita anche la seccatura di mandare i vigili sul campo ad apporre contravvenzioni per divieto di sosta con il risultato che vedersi recapitare una multa è sempre più facile e scontato.
Ma quanto incassano i Comuni da questa manovra?
Non poco. Nel 2022, considerando solo le 102 città capoluogo di provincia che hanno pubblicato i dati relativi ai proventi legati alle contravvenzioni stradali, l’importo complessivo supera i 793 milioni di euro.
Una cifra che vede concorrere ai primi posti anche il Comune di Orvieto, che visto l’andazzo delle cose stima di incassare per il prossimo anno incassi record grazie alle contravvenzioni al codice della strada.
Come scrive La Nazione la somma fissata dalla Giunta comunale è infatti di ben 747mila euro, 720mila dei quali derivanti da “violazioni al codice della strada a carico di famiglie e imprese” e 25.700 “derivanti da violazioni dei limiti di velocità attraverso l’impiego di apparecchi di rilevamento”, ovvero gli autovelox.
La somma che si intende ricavare dalle multe è la più alta fra tutte quelle che siano mai state inserite in un bilancio di previsione ed è anche una previsione che adesso si ritiene fattibile grazie alle nuove assunzioni, negli ultimi due anni, nella polizia comunale.