Nuove audizioni su proposte di legge presentate dai consiglieri della Lega Carissimi e Peppucci
Dopo aver ascoltato, la scorsa settimana, l’assessore regionale Roberto Morroni si sono nuovamente riunite, in seduta congiunta, la Prima e la Seconda Commissione per nuove audizioni in merito a due proposte di legge su economia circolare e sviluppo sostenibile presentate dai consiglieri della Lega Daniele Carissimi, Francesca Peppucci, Daniele Nicchi, Valerio Mancini, Eugenio Rondini, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli. I due atti, ‘Norme di economia circolare, sviluppo sostenibile, gestione integrata dei rifiuti e bonifica delle aree inquinate’ e ‘Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti’, erano già stati illustrati in una precedente seduta dal primo firmatario Daniele Carissimi.
Alla riunione, presieduta da Daniele Nicchi (presidente Prima Commissione) e da Valerio Mancini (presidente Seconda Commissione) hanno preso parte il direttore generale di Arpa Umbria, Luca Proietti, il presidente ed il direttore di Auri, Antonino Ruggiano e Giuseppe Rossi, il direttore regionale Stefano Nodessi. In tutti gli interventi è stata espressa sostanziale condivisione rispetto alle due proposte legislative.
Proietti (Arpa) ha rimarcato, tra l’altro, con favore, la ristrutturazione delle competenze ‘Aia’ riportandole in capo alla Regione. Ha definito positivo il mantenimento del contributo per le funzioni dell’Arpa. Dopo aver espresso condivisione sul passaggio dell’Osservatorio alla stessa Regione, si è detto “contento dell’enfasi riservata all’educazione ambientale che va continuamente e costantemente sviluppata”. Ruggiano (Auri) ha definito “particolarmente importante e positiva” la proposta legislativa sottolineando che l’Auri, per lavorare bene, dovrebbe avere una vita autonoma e non stare “a rimorchio” degli Enti locali. Ha anche spiegato che la struttura avrebbe bisogno urgente di tecnici e non di amministrativi. “Servono politiche di assunzione con concorsi specifici. Da qui a trenta anni – ha detto – l’idrico rappresenterà il problema dei problemi”. Sulla stessa linea il direttore Rossi che ha sottolineato tra l’altro l’esigenza di disporre di personale necessario per soddisfare le normali esigenze di turn over anche alla luce delle aumentate competenze, tra cui quella relativa ai rifiuti. Anche Rossi ha espresso un giudizio “ottimo” sulle iniziative legislative in discussione.
Il direttore regionale Nodessi ha precisato di non avere obiezioni particolari sui due atti, soprattutto rispetto al primo (Norme di economia circolare…). Ha comunque annunciato un documento, dopo un attento esame dei testi, rilevando tuttavia dubbi sulla previsione di una valenza quinquennale del piano, suggerendo che possa diventare decennale o quindicinale, prevedendo periodi di revisione, comunque, ogni 5 anni. Nodessi ha anche toccato il tema degli impianti relativi alla gestione dei rifiuti. “Le decisioni – ha detto – vanno prese considerando l’Umbria come un unico bacino. Le discariche vanno viste in un’ottica regionale. La gestione di esse va fatta in maniera organica, in modo che si raggiunga la chiusura del ciclo con la riqualificazione dei siti”. Tra gli auspici del direttore Nodessi, una tempistica certa per il raggiungimento concreto dell’ambito unico, dotando Auri di una struttura autonoma con importanti meccanismi decisionali.
A margine dell’audizione il consigliere Thomas De Luca (M5S) ha posto domande e fatto considerazioni proprie e critiche circa la chiusura del ciclo dei rifiuti prevista nel Piano regionale, auspicando che lo stesso piano possa essere discusso in Aula apportando forti e sostanziali modifiche. Valerio Mancini (Lega-presidente Seconda Commissione) ha sottolineato la necessità di prevedere un gestore unico anche nella gestione dei rifiuti, puntando sull’ottimizzazione della rete impiantistica. Il primo firmatario delle due proposte di legge, Carissimi, ha definito sostanzialmente “condivisibili” i suggerimenti emersi dai soggetti auditi. “La legge – ha detto – deve essere il più possibile ‘pronta’ per permettere agli operatori di poter assumere ogni migliore decisione”.
L’iter dei due atti legislativi proseguirà, nelle prossime riunioni, con altre audizioni dei soggetti, tra cui l’Anci, interessati alla materia, per poi passare all’esame degli articolati.