Presidio di protesta, davanti alla sede del consiglio comunale, in piazza della Repubblica

Non accenna a sedarsi il clima di protesta che ha fatto seguito all’annuncio di un terzo polo ospedaliero e medicina di territorio.
Se ne è parlato nel corso del consiglio comunale aperto sulla sanità di Foligno. Una maratona di oltre cinque ore, svoltasi lunedì pomeriggio e seguita da polemiche e da una nota della maggioranza tesa a difendere la road map della Regione.
Una strada che, in primo luogo, vuole andare a risolvere il gap di performance tra reparti valutati da Agenas. Tra questi spicca il Cardiocircolatorio, Chirurgia e Sistema nervoso. Male invece andrebbero Respiratorio e osteomuscolare.
“In particolare – spiegano in una nota congiunta Desiré Marchetti, segretaria generale della Fp Cgil dell’Umbria, e Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria – pesano come un macigno le carenze di organici e le sempre più evidenti falle nel raccordo tra i diversi presidi della sanità territoriale e tra questi e le aziende ospedaliere. Con il personale sempre più stressato da un’organizzazione del lavoro e dei servizi calata dall’alto e mai costruita insieme a lavoratrici e lavoratori, che con la loro esperienza diretta potrebbero invece dare un grande contributo”.
Per denunciare ancora una volta l’insostenibilità di questa situazione e rilanciare la difesa della sanità pubblica in Umbria e in particolare nel territorio di Foligno-Spoleto, lunedì 6 marzo, in occasione del consiglio comunale aperto sui temi della sanità in programma a Foligno, Cgil, Cisl e Uil territoriali, insieme alle categorie della sanità e ai sindacati pensionati, hanno dato vita ad un presidio di protesta, davanti alla sede del consiglio comunale, in piazza della Repubblica.