Il giudice Antonietta Martino ha accolto la richiesta di patteggiamento a sei mesi per la dottoressa assistita dall’avvocato Sesto Santucci
A un bimbo di sei anni venne somministrata una dose di radioterapia del 200% più forte rispetto a quella prescritta. Un errore che costò al piccolo danni irreversibili. E, per quei danni, la Procura di Perugia ha portato a processo un’ex oncologa dell’ospedale di Perugia e il fisico medico che impostò la dose abnorme.
Ieri mattina il giudice Antonietta Martino ha accolto la richiesta di patteggiamento a sei mesi per la dottoressa assistita dall’avvocato Sesto Santucci.

L’oncologa, infatti, ha chiesto di patteggiare, con l’ok della procura e la ratifica del giudice Antonietta Martino, che le ha imposto anche il pagamento delle spese alla parte civile.
Per il fisico-medico, invece, si procede con rito ordinario: il prossimo 20 ottobre, dopo la richiesta di astensione dello stesso giudice, si scoprirà la decisione della presidenza del tribunale, con un nuovo magistrato assegnato al caso.
Si è chiuso così, ieri, il primo step del processo per lesioni personali colpose nei confronti dei due sanitari chiamati a rispondere di quel bombardamento di radiazioni che – secondo le accuse del sostituto procuratore Gennaro Iannarone – hanno causato al ragazzino gravi deficit cognitivi.