Per Walter Verini, il Pd ternano è da commissariare.
Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria il 30 settembre il segretario reggente del Pd ternano, Paolo Silveri, si è dimesso con una lettera durissima contro Verini per la scelta di Vincenzo Bianconi a candidato presidente della Regione – per il conflitto di interessi irrisolto, a suo dire, come imprenditore che partecipa a bandi pubblici – e per la mancata candidatura dello stesso Silveri nella lista piddina per Palazzo Cesaroni.
Una vendetta contro i bocciani, ha detto l’ex sindaco di Ferentillo, e il modo per spianare la strada a Fabio Paparelli, presidente della giunta facente funzione. Verini rigetta in toto le accuse. Del caso non parla, ma dal suo entourage fanno sapere che la mancata candidatura è figlia del fatto che il territorio ternano non l’ha proposto. Sul commissariamento dell’organismo, puntano il dito contro il fatto che da ormai un anno non venisse più convocato. Verini ha segnalato a Zingaretti il nome dell’ex senatore Gianluca Rossi, che all’ultimo congresso nazionale Pd ha sostenuto proprio il presidente della Regione Lazio.