Il bilancio delle forti scosse di terremoto che questa notte hanno interessato un’area abbastanza vasta ai confini fra Marche, Umbria e Lazio è pesante. Ci sono morti e feriti e centri urbani distrutti.
Le più pesanti conseguenze si sono registrate nelle Marche e nel Lazio; in Umbria il crntro più colpito è quello di Norcia, ma qui le strutturare hanno resistito perché la città di San Benedetto e
l’intera Valnerina. Colpite dai terremoto del 1979 e sfiorate da quello del 1997 hanno operato una ricostruzione sulla badse dei
principi di resistenza ai terremoti. Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando un terremoto di
magnitudo 6 ha colpito Rieti.
Lo indicano i dati riportati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia la prima con una magnitudo 6, quella di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1. . L’epicentro della prima scossa è stato indicato ad Accumuli, equidistante dagli altri due centri colpiti (Amatrice e Norcia) mentre l’ipocentro è stato indicato a quattro chilometri di profondità; e questa relativa superficialità del fenomeno accompagnata dalla forte magnitudo sono la causa delle pesanti conseg uenze di questo evento. Il Sindaco di Amatrice, sergio Pirozzi, nella notte ha detto, parlando al telefono: “Il paese non c'è più. C'è gente sotto le macerie. E nelle ore successive sono arrivate le notizie delle vittime e dei salvataggi fatti d ai volontari e dai vigili del fuoco che hanno scavato (nche con le mani) fra le macerie delle care distrutte. Ad Accumoli, Amatrice e Posta, nel reatino e ad Arquata e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano d'altronde i danni più gravi. Numerosi anche gli edifici crollati: distrutta la chiesa di Amatrice, dove anche l'ospedale è inagibile. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia. Evacuato l'ospedale di Amandola, gravemente danneggiato.
I vigili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese.
Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555.
Una frana sarebbe avvenuta sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso. Norcia – che è stata l'epicentro della seconda scossa – ha rivissuto i momenti terribili del 1979, con macerie e due vittime. In quell’occasione il torrino della chiesa di San Benedetto è ruotato su sé stesso e la stessa cosa è accaduta oggi. Come riferisce la Nazione, il sindaco Alemanno ha detto che al momento non risultano
problemi per le persone. “Siamo tutti in strada – ha riferito ancora il sindaco – Ci risultano danni diffusi su tutto il territorio, ma stiamo ancora verificando la situazione. Qualche problema sembra esserci anche per le strutture in cemento armato e per qualche chiesa”.
A Castelluccio di Norcia è crollato il campanile di una chiesa sconsacrata.
“Tantissima paura, ma situazione sotto controllo dove le case hanno retto e non ci sono feriti”, sono state poi le rassicuranti parole dell'assessore comunale Giuseppina Perla. “Norcia – ha spiegato – era piena di turisti, stavamo vivendo un'estate meravigliosa. Tutti stanno reagendo in maniera dignitosissima”.
“La scossa, a memoria d'uomo – ha spiegato ancora – è stata più forte di quella del '79. Le case sono tutte antisismiche e hanno retto, però ci sono delle lesioni. Sono state anche monitorate le 20 frazioni del territorio, che si trovano tutte in zona montana. I cittadini – ha riferito ancora l'assessore Perla – sono tutti fuori dalle case dalla scorsa notte. Ora stiamo cercando di allestire dei campi di accoglienza. Fino a questo momento le persone erano all'aperto, le abbiamo rifocillate e abbiamo distribuito bevande calde”.
“In Umbria – ha detto la Presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini – non si sono registrati “d anni alle persone; qui invece si segnala qualche lesione agli edifici”. La Presidente Marini sta seguendo direttamente la situazione al centro regionale di protezione civile, a Foligno. “Abbiamo contattato tutti i sindaci, soprattutto della fascia appenninica e della Valnerina in particolare – ha spiegato la presidente – e ad ora per fortuna non risultano danni alle persone, quindi non ci sono né feriti né vittime. Credo che questa sia la cosa più importante, rispetto a quello che stiamo vedendo nella zona dell'epicentro”. “Ci sono invece lesioni agli edifici, nella zona di Norcia e della Valnerina – ha aggiunto – quindi ora stiamo cominciando a verificare con i nostri sindaci e i nostri tecnici. Sono partite due squadre della protezione civile regionale che hanno raggiunto Norcia”. “Abbiamo segnalazioni da Enel – ha inoltre riferito la presidente Marini – di alcuni danneggiamenti sulla linea elettrica ed anche in questo caso sono in corso verifiche”.