Nella tradizionale conferenza stampa di chiusura Umbria Jazz fa il bilancio dell’edizione che si conclude stasera all’Arena con Stefano Bollani e Chick Corea, e l’intermezzo di Joey Alexander. In dieci giorni, con oltre 230 eventi cui hanno dato vita 450 musicisti, il Festival ha stimato circa 400 mila presenze. Oltr 32 mila gli spettatori paganti, per un incasso di 1,2 milioni di euro.
Risultati e polemiche. Ma anche se i numeri sono incoraggianti non sono mancate le polemiche. Il direttore artistico Carlo Pagnotta questa volta se l’è presa con il Comune di Perugia reo secondo lui di aver destinato a Uj solo 50mila euro a fronte dei 200mila impiegati per Perugia 1416.
E dunque “Umbria Jazz è all’asta, venga fuori qualche comune e offra più soldi, si cambia casa”. Sono queste le parole di Carlo Pagnotta, che ha poi ribadito “Umbria Jazz è unica e sola. E’ ora che la smettiamo, questo è uno scandalo”. Umbria Jazz comunque ringrazia tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito al suo successo e ha dato appuntamento a tutti a Umbria Jazz Winter (Orvieto, 28 dicembre – 1 gennaio) e a Umbria Jazz 17 (Perugia, 7 -16 luglio).