I poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine hanno notato alcune persone a bordo di una vettura che sostavano in modo sospetto fuori da un supermercato del centro.
Gli occupanti l’auto, nella fattispecie due uomini ed una donna, accortisi della pattuglia, riprendevano la marcia cercando di defilarsi.
Gli agenti, a quel punto, li hanno seguiti e fermati procedendo poi al controllo sia personale che sul veicolo.
Alla richiesta di declinare le proprie generalità, i tre si dichiaravano tutti cittadini rumeni rispettivamente di 40 e 46 anni i due uomini e 38 anni la donna. Ma i controlli fatti su quest’ultima ingeneravano negli agenti sospetti circa l’esattezza delle generalità indicate.
Mentre, infatti, i due connazionali risultavano entrambi gravati da pregiudizi, per maltrattamenti in famiglia il 40enne e per furto in supermercati il 46enne, la 38enne risultava incensurata.
I sospetti hanno avuto conferma di lì a poco allorché nelle tasche della donna veniva rinvenuta una tessera codice fiscale con indicante un nominativo parzialmente diverso. Dal controllo con il nominativo corretto, infatti, la straniera risultava non solo avere pregiudizi ma essere stata di recente arrestata per furto in un supermercato.
Gli agenti hanno poi esteso il controllo al veicolo rinvenendo, in maniera sorprendente, un’ingente quantità di generi alimentari di vario genere: scatolame, prodotti freschi, abbigliamento, prodotti per l’igiene personale. Inoltre, nella tasca retrostante il sedile anteriore lato passeggero, erano occultati numerosi scontrini di altrettanti esercizi commerciali non solo del capoluogo ma anche di Terni, tutti di modico se non irrisorio valore.
Alla richiesta di chiarimenti dei poliziotti, i tre rispondevano sostenendo che la merce fosse stata comprata per essere poi portata in Romania in occasione del matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare tra uno dei due uomini e la donna.
Date le circostanze gravemente sospette e l’incapacità dei tre di fornire spiegazioni plausibili, venivano condotti in Questura per accertamenti e, a seguito di approfondimenti investigativi, la Polizia è riuscita a risalire all’orario ed ai supermercati dai quali era stata asportata la merce; sentiti i responsabili questi confermavano gli ammanchi.
Parte della refurtiva, quantificata in 66 confezioni di tonno, 9 tubetti di colla, 82 confezioni di gomme da masticare per un valore di 707,15 euro veniva ricondotta ad un supermercato della zona di Monteluce. In due esercizi di via Settevalli e San Sisto, appartenenti alla medesima catena, invece, l’ammanco è stato quantificato in 409,30 euro consistente in decine di confezioni di parmigiano reggiano e di affettati di vario genere.
Incastrati anche dalle immagini della videosorveglianza che li hanno ripresi mentre trafugavano la merce dagli scaffali e la occultavano nelle borse e nelle tasche, i tre sono stati tratti in arresto.
Inoltre, in relazione alla merce della quale non è stato, al momento, possibile individuare la provenienza, per tutti è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione.
La 38enne è stata deferita all’A.G. anche per il reato di false attestazioni a Pubblico Ufficiale.
Trattenuti nelle camere di sicurezza della Questura su disposizione del Pubblico Ministero, verranno giudicati con rito direttissimo.