Le opere d’arte e gli altri beni culturali portati via dalle chiese e dai musei di Norcia e degli altri centri della Valnerina in seguito al terremoto che li ha danneggiati torneranno dove erano. “Assolutamente nessun dubbio di questo tipo. Torneranno esattamente nei luoghi dove provengono” ha assicurato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini oggi in visita nella città di San Benedetto. “Sono un pezzo dell’identità di questi territori” ha detto ancora. “E’ una linea che abbiamo seguito in modo rigido – ha spiegato il ministro – anche per le opere recuperate che provengono da furti e asportazioni irregolari: tornano tutte dai luoghi di provenienza. Ci mancherebbe altro che qui non rispettassimo fino in fondo questo principio. Non ci deve essere alcun dubbio di questo tipo”.
Riguardo ai tempi per gli interventi di restauro, Franceschini ha spiegato che “saranno quelli che serviranno, cercando comunque di correre”. “La vastità dei danni di questo terremoto – ha aggiunto – sul patrimonio culturale è impressionante.E’ una cosa che vogliamo spiegare in modo molto chiaro all’Europa e al mondo: migliaia le segnalazioni arrivate e già molte le messe in sicurezza fatte. Ci sono 300 persone del ministero che lavorano ogni giorno. E’ un lavoro enorme che sarà fatto con il massimo scrupolo perche” si tratta di coniugare la sicurezza con la tutela dei beni culturali. C’è l’impegno assoluto del Governo a mettere tutte le risorse che serviranno”. Per il ministro “Norcia dimostra proprio, per il tipo di ricostruzione intelligente fatta dopo i terremoti precedenti, che si possono ricostruire i centri storici così come sono”. “Perché questa – ha proseguito – è l’identità di un territorio. E si possono ricostruire con criteri di sicurezza antisismica che funzionano”.