I lavoratori dell’artigianato dell’Umbria non ricevevano da gennaio il pagamento della cassa integrazione (Fsba, fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato). Una situazione “drammatica” che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno fin da subito denunciato con forza.
Per loro adesso arriva una buona notizia. Venerdì 28 maggio sono stati accreditati 337,5 milioni di euro sui conti del Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (Fsba), unico soggetto abilitato per legge a pagare la cassa integrazione a lavoratrici e lavoratori del comparto sospesi dal lavoro, anche a causa del covid. Il Fondo ha iniziato con l’erogazione della prestazione spettante per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e una piccola parte di aprile. Alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti del Comparto artigiano in Umbria sono destinati 5.556.620 euro.
Intanto, è già stata avviata tutta la procedura di attribuzione degli altri 450 milioni di euro destinati dalla Legge di stabilità al Fondo artigiani e a Formatemp, Fondo che invece si occupa del settore somministrazione. Dovrebbero arrivare altri 337,5 milioni di euro con cui pagare le sospensioni di aprile e mesi seguenti fino alla copertura delle prime 12 settimane di cassa integrazione di quest’anno.
Ha preso avvio anche l’analoga operazione di attribuzione, fra i due diversi soggetti, dell’ulteriore dotazione finanziaria stabilita con il primo decreto sostegni: 1,1 miliardi di euro.
A Fsba dovrebbero andare 825 milioni.
Con queste risorse si potrà far fronte al fabbisogno di imprese/lavoratori per le 28 settimane di sospensione previste una volta esaurita la prima mandata. In questo modo, il sistema Artigianato può contare per quest’anno su un miliardo e mezzo di euro per pagare la cassa integrazione per i periodi di sospensione dal lavoro a causa del Covid.