“Paolo Rossi era un ragazzo come noi”, cantava Antonello Venditti nel suo pezzo intramontabile, Giulio Cesare, in onore dell’eroe dell’Italia al Mundial ’82 vinto dagli azzurri.
Sono passati 34 anni dall’uscita di quella canzone e “il ragazzo come noi” ora non c’è più. Il mondo del calcio è in lutto per la morte dell’amatissimo capocannoniere, scomparso a 64 anni per un male incurabile nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.
“Pablito”, come veniva chiamato da tutti, era nato a Prato il 23 settembre del 1956. Durante la sua carriera calcistica, ha indossato le maglie di Como, Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Verona.
In quell’edizione della rassegna iridata, Rossi segnò tre goal contro il Brasile guidando l’Italia in semifinale, poi altri due contro la Polonia e uno contro la Germania nella finale di Madrid.
PABLITO, L’AVVENTURA CON IL PERUGIA E LA PAOLO ROSSI ACADEMY
Nel 1979 Paolo Rossi ha indossato la maglia del Perugia, in quel momento in Serie A. In quell’occasione, D’Attoma mise in piedi la prima sponsorizzazione di maglia.
Durante la sua unica stagione, il campione pratese ha segnato ben 13 goal in 28 gare di campionato, oltre a una rete in 4 partite di Coppa Uefa.
A Perugia, nel 2015, Paolo Rossi aveva fondato anche una scuola di calcio, la Paolo Rossi Academy, che si trova a Chiugiana.
“Dopo anni di richieste da parte di istituzioni e realtà sportive – aveva dichiarato il campione a proposito della sua decisione di fondare una scuola nel capoluogo umbro -, ho deciso di aprire una scuola calcio che portasse il mio nome. Ho selezionato persone competenti ed esperte che ne faranno parte, io la seguirò in maniera costante e continuativa, essendo presente e partecipando attivamente alle iniziative dell’Accademia”.
“Ho scelto Perugia perché è la sede migliore per poter accogliere anche allievi stranieri, coniugando la passione del calcio allo studio. Un connubio perfetto, perché credo fortemente che l’abbinamento tra sport e istruzione sia fondamentale per la formazione personale di un individuo. Il mio desiderio è di trovare e formare un piccolo Paolo Rossi, un talento da presentare al calcio italiano e mondiale”.
La Paolo Rossi Academy, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia e Unipg per le lezioni in aula, dispone di campi di calcio di ultima generazione, oltre ad un convitto per studenti minorenni, un Collegio Universitario per maggiorenni, alloggi privati e alberghi convenzionati. La scuola di calcio può ospitare fino a 200 allievi, con almeno un formatore ogni 15 allievi.
LA STORIA D’AMORE CON FEDERICA
Paolo Rossi e la moglie Federica Cappelletti, giornalista perugina de La Nazione, si erano conosciuti nel 2003 in occasione di un incontro per la stesura del volume Razza Juve, dedicato alle interviste dei campioni juventini, scritto in collaborazione con altri autori.
I due si sono sposati in Campidoglio a Roma nel 2010; dal loro amore sono nate due figlie, Maria Vittoria (11 anni) e Elena Sofia (8 anni).
Federica ha ricordato l’amato marito postando su Instagram una foto che li ritrae insieme, accompagnata da un semplice messaggio: “Per sempre”.
E anche su Facebook lo ha ricordato con un’altra immagine di famiglia: “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto”.
IL CORDOGLIO DELL’ASSESSORE AGABITI
“La scomparsa di Paolo Rossi è una triste notizie per il mondo dello sport e per l’Umbria”. È il commento dell’assessore regionale allo sport e alla cultura, Paola Agabiti.
“Con le sue gesta, in nazionale così come con la maglia del Perugia, Rossi ha scritto pagine indimenticabili. Momenti che resteranno per sempre nella memoria collettiva di una nazione alla quale ha regalato gioia e successi. Alla famiglia e a tutti i suoi cari le più sincere condoglianze” – conclude l’assessore.
I FUNERALI E L’ULTIMO SALUTO
I funerali di Paolo Rossi si terranno domani, sabato 12 dicembre, alle 10 e 30 a Vicenza, presso il Duomo della città che, a febbraio di quest’anno, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.
Oggi, venerdì 11 dicembre, la camera ardente presso lo stadio “Menti” rimarrà aperta dalle 15 alle 20 per un ultimo saluto all’amato capocannoniere.
Domenica 13 dicembre, presso lo stadio di Perugia Renato Curi, verrà rispettato un minuto di silenzio in onore del campione scomparso.