La Terza commissione consiliare dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Attilio Solinas, nella riunione del 13 luglio, ha approvato all'unanimità due proposte risoluzione: la prima riguarda l'attivazione dell'Osservatorio regionale contro il mobbing; la seconda per rafforzare la presenza deglipsicologi nelle strutture sanitarie e nei servizi sociali.
“Il mobbing – ha spiegato il presidente Solinas – rappresenta un problema sociale e rende necessario un intervento volto a prevenire e a sanzionare una condotta che produce danni alla salute fisica e psichica del lavoratore e, nei casi più gravi, è risultato essere causa di suicidio. Considerato che la legge ('18/2005') prevede un Osservatorio regionale sul mobbing, composto da rappresentanze politiche e sindacali, esperti in sociologia, psicologia e diritto del lavoro ma, a distanza di 11 anni, non è stato ancora istituito presso l'assessorato competente. Con questo atto si impegna la Giunta regionale all'immediata attivazione dello stesso, quale importante luogo di studio del fenomeno e monitoraggio delle iniziative intraprese a contrasto”.
La seconda proposta di risoluzione è stata elaborata dalla Commissione dopo l'audizione con i rappresentanti dell'Ordine degli psicologi dell'Umbria.
Con questo atto si impegna la Giunta a “adottare politiche sulla salute basate sulla adeguata considerazione degli aspetti psicologici e dell'attività dei professionisti psicologi, anche istituendo forme organizzative in grado di ottimizzare le competenze psicologiche, per consentire ai cittadini di trovare risposte più integrate, complete ed efficaci, e di poter accedere in modo più diretto all'assistenza psicologica, dalle cure primarie fino all'ambito ospedaliero.
Inoltre: attivare nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato per fornire risposte innovative; attivare il progetto 'Psicup' (Psicologia nelle cure primarie) per l'inserimento dello psicologo di base nelle due case della salute di Marsciano e Trevi; dare piena attuazione alla delibera di Giunta ('364/2015') con riferimento alla attivazione di aree funzionali di psicologia in ciascuna azienda ospedaliera; rafforzare la presenza degli psicologi nei servizi sociali e nella scuola, in quest'ultimo caso per prevenire il fenomeno del bullismo e promuovere azioni a supporto dell'orientamento formativo soprattutto per contrastare l'abbandono scolastico; attivare reti psicologiche regionali per le malattie cronico degenerative, adottando modelli di reale integrazione tra le varie discipline coinvolte in tali problematiche”.