Sergio De Vincenzi, consigliere regionale del gruppo Ricci presidente, ha presentato un'interrogazione alla Giunta per conoscere i motivi del ritardo nell'assegnaziona delle 39 sedi farmaceutiche di nuova istituzione. L'istanza verrà discussa martedì 2 agosto in sede di assemblea legislativa.
Il consigliere chiede di essere informato in modo dettagliato su quando verrà costituita la nuova commissione esaminatrice, e dunque quando verrà pubblicata la graduatoria definitiva che consentirà infine di assegnare le sedi farmaceutiche in oggetto. La questione in effetti si sta trascinando da quattro anni. E così come rilevato dall'inchiesta giornalistica pubblicata da Umbria Settegiorni, la nostra regione risulta essere la penultima in termini di numero di pratiche fin qui sbrigate in merito alla faccenda. Qui solo da poco è stata pubblicata la graduatoria provvisoria sul Bur (marzo 2016), e anche questo dopo ben tre anni di inspiegabili ritardi. Mentre in Toscana, Puglia, Liguria e Piemonte, le sedi sono state aperte già da un pezzo. In Umbria a determinare l'insopportabile lungaggine di sicuro ha contribuito anche l'inchiesta giudiziaria coordinata dal Pm Mario Formisano, che il 5 giugno 2015 ha prodotto l'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex dirigente della Regione Umbria Antonio Perelli (per anni responsabile del servizio da cui dipendevano anche i concorsi), di Linda Richieri, che ha fatto parte della commissione e di Luca Orlandi, segretario della stessa.
Ora però non ci sono più scusanti per non dover procedere alla soluzione del problema e quindi anche il quotidianodellumbria.it si affianca alla giusta battaglia di legalità e di giustizia intrapresa da quei titolari di farmacie, che pur avendo vinto il concorso, stanno ancora lì a chiedersi come e quando andrà a finire questa storia che riporta a procedure da terzo mondo.