La persistenza di un dibattito, allrsquo;interno di una parte della comunitagrave; del capoluogo, circa lrsquo;opportunitagrave; o meno di abbattere alcune piante a seguito dei lavori di riqualificazione dellrsquo;area di via della Vittoria, ci induce a una presa di posizione pubblica che siamo convinti potragrave; portare elementi di chiarezza e qualche ulteriore spunto di riflessione. Intanto alcuni fatti. Il progetto prevede, nellrsquo;attuale area di Largo Goldoni e via della Vittoria, la creazione di uno spazio urbano aperto concepito come una piazza capace di abbracciare in una suggestiva prospettiva unitaria Torre Bolli da un lato e la facciata del teatro Concordia dallrsquo;altro. Per dare vita a questo spazio devono essere tolti sette dei dieci tigli che attualmente delimitano via della Vittoria sul lato della cinta muraria e che furono piantati sul finire degli anni 60, dopo che una precedente alberatura risalente ai primi del lsquo;900 era stata eliminata per allargare la strada.
Ed egrave; contro lrsquo;abbattimento di questi alberi che si sono ultimamente pronunciati alcuni cittadini molti dei quali, peraltro, non di Marsciano, mobilitandosi con una petizione, con i social network e sollecitando, con successo, anche lrsquo;intervento di Legambiente Umbria. Ma crsquo;egrave; anche un altro fatto, determinante, avvalorato da precise esigenze ampiamente rappresentate e dalle risultanze delle azioni di condivisione di questo progetto di riqualificazione che lrsquo;Amministrazione ha fatto sul territorio. La maggioranza dei cittadini del capoluogo, ovvero di coloro che lo vivono, ci lavorano e fruiscono quotidianamente dei servizi che il centro cittadino offre a livello sociale, istituzionale, economico e culturale,
e che ne conoscono dinamiche, problemi e possibilitagrave;, ha fatto una scelta. Ha scelto di rinunciare a sette piante per creare uno spazio nuovo. Ed egrave; cosigrave; anche per la Pro-loco di Marsciano che, evidentemente, ritiene piugrave; importante lavorare per riempire di contenuti e idee i nuovi spazi fruibili piuttosto che, nelle circostanze in oggetto, appellarsi al valore piugrave; o meno simbolico di una pianta per salvarla dallrsquo;abbattimento. Ed egrave; una posizione di cui andiamo fieri. nbsp;