Dopo quattro giorni di sciopero della fame, portato avanti con tanto di presidio in via dei Cappuccini nuovi, il vicesindaco di Amelia Marco Mercuri ha posto fine alla sua protesta portata avanti per difendere l’ospedale di Narni chge – aveva detto – rischia seriamente di chiudere.
I segni – aveva detto – sono denunciati dall’abbassamento del numero dei medici, dallo spostamento di servizi essenziali come quello del punto nascita ,dalla mancata attuazione del programma di rilancio previsto dalla Asl n2 e dal suo direttore generale, Imolo Fiaschini. Tutti questi elementi – aveva detto – “sono un segnale chiaro di disimpegno. Che noi vogliamo contrastare. E siccome siamo stati ignorati abbiamo voluto alzare il livello della protesta”.
Al momento Marco Mercuri ha ottenuto assicurazioni informali che dovranno essere tramutate in azioni concrete quanto prima: «Sì, è stata dura, perché è vero che ho avuto sia l’apporto della mia famiglia, dei compagni ed anche del sindaco De Rebotti, ma non era per niente scontato che si potesse avere un accordo importante con la Regione. Il 21 prossimo ci siederemo insieme al tavolo, con lil direttore generale Imolo Fiaschini che metterà le date per ogni intervento previsto». Chirurgia programmata, realizzazione della struttura della terapia antalgica, come c’era solo qualche tempo fa, potenziamento strutturale, ricambio del personale medico ed infermieristico, questi gli impegni che sono stati strappati.
Non sembri lontano il riferimento ternano: dover fare a Narni tutte, o quasi, le appendiciti, le ernie, le emorroidi, significherebbe “svuotare” una parte della struttura ternana che potrebbe avere spazi per gli interventi di eccellenza, cosa che si auspicano tutti i cittadini. Se questo non avviene, logicamente, a Terni saranno impegnati in interventi programmabili e quindi i pazienti hanno più probabilità di essere inviati in altri luoghi di cura. E l’Ospedale nuovo, quello di Narni ed Amelia? «Se si farà vedremo, tanto meglio, intanto però non lasciamoci scappare via quello che abbiamo. Ed a proposito di Amelia, non ho visto nessun amministratore, nessun uomo politico amerino in questa lotta, nemmeno per una telefonata di incoraggiamento, manco non fossero interessati anche loro a questa azione. Ma così va il mondo: poi magari si lamenteranno per le scelte future».