“La speranza è quella di fare una Quintana di agosto e una di settembre migliori dello scorso anno. Saranno quintane della rinascita? Spero sia così, ma non ne sono convinto come potevo esserlo fino a qualche giorno fa. La situazione contagi mette un po’ di apprensione, ma siamo fiduciosi”.
Il priore dello Spada, Riccardo Ricci, come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, ha le idee chiare su quella che sarà la prossima Sfida dopo tanti mesi di difficoltà: “L’aspetto della socialità in questo lungo periodo ne ha risentito molto racconta perché, per quanto grazie ai social siamo rimasti sempre in contatto facendo alcune riunioni online necessarie per portare avanti gli aspetti tecnici riguardo cavalli e scuderia, l’aggregazione ha toccato i minimi storici. I ragazzi della scuderia, comunque, non hanno mai smesso di portare avanti la cura dei cavalli fino a quando non sono riprese le prove di preparazione di cavallo e cavaliere”. Tutto il rione si sta risvegliando: “Da qualche settimana i ragazzi della taverna si sono rimessi a togliere le ragnatele di questo lungo inverno dice Ricci Abbiamo cominciato a fare lavori di ritinteggiatura, a sistemare l’impianto elettrico… insomma, abbiamo aperto le finestre per far entrare aria fresca e nuova. I preparativi sono a buon punto in vista dell’arruolamento del cavaliere e la cena rionale di domani, prima vera occasione per rivederci tutti e addobbare le Conce a festa”.
E’ proprio il nuovo Audace la novità più grande dello Spada: “Massimo Gubbini ha portato tanto entusiasmo in tutto il rione ammette il priore. L’obiettivo di gara? Senza tanti giri di parole, dico che Gubbini è tra i migliori cavalieri di Foligno. Del cavallo di certo non devo essere io a tesserne le lodi… speriamo per il meglio”. Ma non c’è solo il cavaliere tra le novità del rione vincitore di sette pali: “Forse ci sarà un cambio della prima dama per il corteo del prossimo mese annuncia Ricci perché, non pensando che la Quintana sarebbe slittata ad agosto, ha preso altri impegni e molto probabilmente non potrà esserci. In taverna le novità riguarderanno il menù con piatti nuovi legati alla stagionalità del momento e, ovviamente, all’estro del cuoco. Saranno sempre piatti che rispetteranno la tradizione umbra con qualche rivisitazione. L’organizzazione della taverna sarà nel rispetto dei protocolli. Noi cercheremo di mettere più tavoli possibili sotto le Conce, il posto che i nostri avventori prediligono”. Ricci confida proprio sulla possibilità di svolgere il corteo storico in centro come segno di rinascita: “Potrebbe essere davvero un segnale di qualcosa di diverso rispetto al 2020. Mi auguro di poterlo fare nella forma classica, ma se dovesse essere rivisitato un po’ andrà bene lo stesso. Sarebbe una piccola luce in fondo al tunnel. Facciamo i dovuti scongiuri e incrociamo le dita”, conclude il priore.