Il 4 maggio sono ripresi i lavori di ricostruzione del muro di sfioro della diga di Montedoglio, fermi dal 10 marzo dopo essere iniziati in gennaio. La sospensione è avvenuta a seguito dei provvedimenti nazionali sull’emergenza Coronavirus. Uno stop di quaranta giorni che non dovrebbe comunque aver creato particolari problematiche sulla data di ultimazione.
“Contiamo di veder terminata l’opera entro questo anno in corso” commenta Domenico Caprini, presidente dell’Ente Acque Umbre Toscane.
I lavori a Montedoglio erano iniziati nei primi giorni del 2020 e stavano procedendo spediti secondo la tabella di marcia: l’impresa che si è aggiudicata l’appalto, la Krea Costruzioni srl di Terni, aveva già provveduto alla rimozione dei conci caduti nella serata del 29 dicembre 2010 e quindi sta ora proseguendo nelle opere di demolizione dell’intero muro di sfioro che sarà rifatto.
Il muro che verrà eretto avrà un’altezza inferiore di un metro rispetto al precedente e sarà posizionato circa un metro più avanti. Come dire, in altre parole, che la diga sarà un po’ più bassa e un tantino più larga, per una capacità che arriverà intorno ai 135 milioni di metri cubi di acqua.Terminata la ricostruzione, la diga dovrà poi essere sottoposta ad un nuovo collaudo, lo stesso che era in atto nel momento in cui i conci cedettero riversando milioni di metri cubi di acqua a valle. L’altro dato interessante e da prendere in considerazione quando si parla di Montedoglio, è quello che riguarda il suo livello. “Siamo attualmente ad una quota poco superiore a 380 metri sul livello del mare” continua il presidente Caprini, “e l’invaso continua a rifornire acqua ai territori della Toscana e dell’Umbria”.