Inchiesta Concorsopoli ad un punto di svolta. Inizia oggi il processo a Gianpiero Bocci. L’ex segretario Pd ed ex sottosegretario agli Interni, indagato nell’inchiesta sui concorsi truccati all’ospedale di Perugia e all’Asl 1, è chiamato a presentarsi davanti al giudice. Dopo due rinvii a causa dell’astensione degli avvocati contro la riforma sulla prescrizione, il giorno della prima udienza è arrivato.
Lo scrive oggi il Corriere dell’Umbria.
Bocci, difeso da David Brunelli e Alessandro Diddi, è anche indagato per abuso d’ufficio, sempre in base al meccanismo della rivelazione delle prove d’esame ai candidati raccomandati, in base alle ipotesi mosse dai pm Paolo Abbritti e Mario Formisano. Per lui scatta il giudizio immediato per il reato di concorso in rivelazione d’atti d’ufficio.
Le misure cautelari per Bocci, per il dg dell’ospedale Emilio Duca, per il direttore amministrativo Maurizio Valorosi e per l’ex assessore Luca Barberini sono scattate il 12 aprile 2019. Barberini si fa interrogare, nega gli addebiti e le misure gli vengono revocate. Bocci risponde alle domande respingendo le accuse nell’interrogatorio del 22 maggio, ma deve attendere il 2 luglio per la scarcerazione. Insieme a Duca e Valorosi esce dai domiciliari otto giorni prima della decadenza naturale della misura.
La svolta arriva col decreto di giudizio immediato emesso nei loro confronti dopo la richiesta dei pm. I tre scelgono vie differenziate. Valorosi ottiene il patteggiamento. Duca opta per l’abbreviato condizionato.