Sono dieci i membri del consiglio comunale di Città di Castello che hanno deciso di cambiare partito, poco tempo prima della fine della legislatura.
La nuova ripartizione del consiglio comunale ha visto una rilevante riduzione all’interno della maggioranza, che passa da 15 a 12 consiglieri (e altrettanti seggi), oltre al sindaco Bacchetta.
Fanno parte della maggioranza esponenti del Partito Democratico (Pescari, Minciotti, Mencagli, Tavernelli, Guerri) e 4 rappresentanti del Psi (Morani, Masciarri, Croci e Calagreti), oltre a Zucchini, Massetti e Domenichini, confluiti recentemente nei Democratici per Città di Castello.
“L’atto di costituzione di questo nuovo gruppo consiliare, formato da persone che condividono ideali, valori umani e politici comuni e senso di responsabilità – avevano affermato i tre membri di Democratici per Città di Castello – è legato alla convinzione che tale scelta, in un momento complicato, possa meglio identificare i medesimi nel riconfermare ulteriormente la volontà di sostenere la maggioranza, per il breve periodo di consiliatura rimasto e nel contribuire a cercare di portare a termine efficacemente il progetto politico affidato con il voto popolare del 2016”.
La minoranza, con 9 seggi, è composta invece da 2 esponenti del Gruppo misto (Gasperi e Rigucci), 2 di Castello Cambia (Bucci e Arcaleni), 2 di Tiferno Insieme (Morini e Vincenti), Cesare Sassolini per Forza Italia, Giorgio Baglioni per la Lega, e Andrea Lignani Marchesani per Fratelli d’Italia.
Civici per Città di Castello (Schiattelli e Bartolini) e Giovanni Procelli de La Sinistra si sono invece staccati dalla maggioranza e hanno deciso di tenere le mani libere.
Numerosi cambiamenti dalla conformazione del consiglio comunale tifernate del 2016, dove la maggioranza era composta da 8 esponenti del Pd, 6 del Psi e uno de La Sinistra per Castello, oltre al primo cittadino Luciano Bacchetta.