Alla fine hanno trovato il modo di rendere inoffensivo il cinquantenne di Spoleto che ha reso impossibile la quarantena della ex moglie picchiandola, minacciandola e insultandola. Sabato scorso, dopo ripetuti interventi della squadra volante, gli stessi agenti hanno notificato all’uomo la misura cautelare che, oltre al dispositivo di controllo del braccialetto elettronico, ha fatto scattare anche l’allontanamento della casa famigliare e il divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai luoghi da lei abitualmente frequentati.
Il provvedimento è stato richiesto dal pm Michela Petrini e autorizzato dal gip Paolo Mariotti a seguito di numerose richieste d’aiuto arrivate al 113 dalla donna e anche per la raffica di segnalazioni fatte dai vicini, allarmati per le continue grida che provenivano dall’abitazione, che il cinquantenne aveva già lasciato da tempo, ma in cui era voluto rientrare dopo il lockdown per il Covid-19. A seguito delle chiamate al 113 gli investigatori hanno ricostruito con la ex moglie, che nulla aveva potuto contro la pretesa dell’uomo di tornare in casa per l’isolamento, l’incubo sopportato durante l’isolamento, scandito da violenze verbali e fisiche, oltreché da mortificazioni di ogni genere.
All’uomo, proprio nei giorni precedenti alla Pasqua, gli era stato vietato di rientrare in casa più sporadicamente, ma il soggetto furbescamente per evitare i controlli si introduceva nell’abitazione da una finestra. Da qui l’appostamento degli uomini della squadra volante che sabato scorso sono riusciti a pizzicare il cinquantenne spoletino, con diversi precedenti anche specifici, proprio mentre entrava dalla finestra. A lui gli è stato quindi notificato il provvedimento dell’autorità giudiziaria ed è stato accompagnato in una struttura ricettiva del territorio per permettergli di rispettare le prescrizioni scattate per l’emergenza coronavirus.