Il Ministro Matteo Salvini di recente ha emanato una direttiva che impegna i prefetti, i commissari del governo di più regioni (a partire da Trento e Bolzano) a vigilare “sulla vendita illegale di derivati e infiorescenze della canapa impropriamente pubblicizzata in base alla legge del 2016”, ed ha ordinato una ricognizione dei cannabis Shop da effettuarsi entro il 30 giugno per controllare i punti di vendita che vendono canapa bis.
Di recente nelle Marche a seguito dei controlli sono stati messi messi i sigilli ad alcuni negozi. Il ministro ha spiegato “Il modello Macerata può essere replicato in tutta Italia”.
In linea con il ddl del lega che prevede un giro di vite sullo spaccio, si riapre. Dunque, la guerra politica tra gli allaeti di governo contro la proposta di legge per legalizzare la cannabis proposta dal senatore grillino Mantero.
Il Ministro Salvini ha spiegato «Deve ritirarla, scongiurando il rischio di uno Stato spacciatore» E Mantero ha replicato “Resta”
Il premier Conte è intervenuto sulla querelle affermando “Ho un’agenda con un ordine del giorno molto fitto: questo tema non c’è”.
In Umbria nel corso della riunione in prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il prefetto del capoluogo umbro, Claudio Sgaraglia, ha ordinato l’immediato avvio di un piano di verifiche e ricognizione degli esercizi che commercializzano la canapa in provincia di Perugia.
Recenti indagini sui cannabis shop emerge che in poco più di due anni ha già inferto un duro colpo alla criminalità organizzata, che ha perso dai 90 ai 170 milioni di euro, sottratti alle organizzazioni criminali, perché i consumatori hanno preferito acquistare marijuana legale presso i canali di vendita leciti anziché rivolgersi al mercato nero.