Un albanese di 31 anni residente a Loreto, gravato da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip di Perugia lo scorso 5 gennaio in una operazione che ha visto coinvolti 36 soggetti albanesi (gestivano una filiera della cocaina, dall’approvvigionamento allo spaccio al dettaglio), è stato rintracciato in un albergo a quattro stelle nei pressi della stazione Centrale di Milano.
L’albanese nella organizzazione, rivestiva il ruolo di pusher. Fedele affiliato al sodalizio criminale, era il depositario della fiducia degli alti vertici dell’organizzazione per quanto riguarda la gestione dello stupefacente stoccato ed in attesa di essere distribuito al dettaglio nonché del danaro frutto dell’attività illecita, che gestiva per pianificare lo smercio al minuto.
Fitta la sua rete di clienti, con la quale manteneva contatti quotidiani e che incrementava con il passaparola. Tra i suoi compiti c’era anche l’addestramento dei “piccoli spacciatori”, ai quali insegnava i trucchi del mestiere per eludere i controlli delle Forze di Polizia. La centralità del suo ruolo è emersa dagli elementi acquisiti dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura perugina che lo hanno incastrato dopo una complessa attività investigativa.
Con l’arresto di questo elemento si mette a segno un ulteriore punto nell’operazione di smantellamento del pericoloso sodalizio, ben radicato e strutturato con diramazioni estese sul territorio nazionale.