A Perugia si respira aria inquinata. Il periodo invernale e l’utilizzo intenso di stufe e caldaie, associato allo smog prodotto dalle auto circolanti, ha portato ormai il capoluogo umbro ai livelli di Terni. Da due giorni a Perugia l’aria è letteralmente irrespirabile. Superati i limiti massimi imposti dalla legge, che è di 50 microgrammi a metro cubo. Come a Terni, città tra le più inquinate in Italia.
I resoconti e le previsioni di Arpa non lasciano spazio alle illusioni.
Il dato peggiore è ancora una volta quello registrato al parco Cortonese, al parco Chico Mendez, dove una delle centratine fisse dell’Agenzia regionale per l’ambiente nella giornata di lunedì ha registrato 64 microgrammi. Meglio vanno le cose a Ponte San Giovanni, che sfiora i 50, mentre il dato di Fontivegge non è disponibile. Le previsioni per i prossimi giorni non sono affatto confortanti e almeno fino a domani i livelli del pm10 dovrebbero restare elevati.
A Gubbio e Foligno il limite è andato oltre per quattro volte dal primo gennaio.
Si consiglia di restare in casa nelle ore di punta nei periodi a rischio come questo in cui è comunque meglio tenere le finestre chiuse.