I sindaci dell’Umbria ricordano a coloro che stanno rientrando dalle zone del Nord d’Italia dichiarate nuove “zone rosse”, l’obbligo di segnalare il rientro al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio, nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Questo alla luce delle nuove disposizioni del Dpcm in vigore a partire da domenica 8 marzo 2020.
I sindaci consigliano, inoltre, di valutare la possibilità di sottoporsi ad una quarantena volontaria presso il proprio domicilio. E, a tutti coloro che si trovano nelle suddette nuove “zone rosse”, di evitare gli spostamenti e i rientri in Umbria, e di seguire in maniera rigorosa le misure emanate dalle autorità competenti.
“Agire con responsabilità – spiegano in una nota condivisa i primi cittadini dell’Umbria – servirà a non vanificare il lavoro di quanti da settimane si stanno adoperando per contenere i rischi anche a tutela della vostra salute e quella dei vostri cari”. Di seguito l’elenco delle nuove “zone rosse”:
QUESTO L’ELENCO DELLE ZONE ROSSE:
Regione Lombardia
Provincia di Modena
Provincia di Parma
Provincia di Piacenza
Provincia di Reggio Emilia
Provincia di Pesaro E Urbino
Provincia di Rimini
Provincia di Alessandria
Provincia di Asti
Provincia di Novara
Provincia di Verbano/Cusio/Ossola
Provincia di Vercelli
Provincia di Padova
Provincia di Treviso
Provincia di Venezia
Stesso appello arriva anche dalla Regione.
“Al momento non stiamo riscontrando grandi criticità – spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario – e rispetto ad altre situazioni in Italia e all’estero il sistema in Umbria sta tenendo con una crescita di numeri contenuti per i casi positivi”.
“Tutto questo grazie al senso di responsabilità dei cittadini umbri che si stanno impegnando ad adottare le norme igieniche di prevenzione e al lavoro dei medici e degli operatori dei servizi sanitari territoriali che riescono a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone con tampone positivo al virus e metterli in isolamento”.
“Affinchè questa catena regga bene – afferma Dario – faccio appello al senso di responsabilità di tutti coloro che, una volta appreso delle limitazioni stabilite del nuovo Dpcm sull’emergenza coronavirus, abbiano deciso di ritornare in Umbria. L’invito a queste persone è di mettersi in isolamento fiduciario a tutela dei propri familiari e della comunità. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi si consiglia di contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario”.