Tornano in libertà due delle tre persone legate alla Metal Group di Bergamo, ai domiciliari dal 23 giugno scorso nell'ambito ell'indagine Acciaio sporco su una presunta truffa ai danni dell'Ast: il tribunale del Riesame ha infatti annullato l'ordinanza con la quale era stata disposta dal gip di Terni la misura cautelare nei confronti del presidente del cda dell'azienda lombarda e di un consigliere di amministrazione.
Rimane invece ai domiciliari un dipendente della Metal Group, che non ha presentato l'istanza. “Attendiamo di onoscere le motivazioni della decisione – spiega il legale dei tre, l'avvocato Pietro Sarrocco – poi capiremo quale sarà l'indirizzo da seguire per tutti gli attori in merito allo sviluppo del procedimento”. L'operazione, condotta dalla forestale, aveva portato complessivamente all'arresto (tutti ai domiciliari) di otto persone, tra cui quattro dipendenti dell'Ast. Nei loro confronti la misura era già stata revocata nei giorni scorsi dal gip. Secondo la procura di Terni, la Metal Group (principale fornitore di acciaio inox dell'acciaieria) avrebbe venduto all'Ast, con la complicità dei dipendenti, rottami di scarsa qualità, causandole un danno milionario.