Si moltiplicano i focolai negli ospedali umbri. Come riporta oggi Il corriere dell’Umbria, nel nosocomio di Orvieto si sono registrati cinque contagi tra medici e infermieri. Sono stati chiusi per essere sanificati tre reparti. Poi riaperti. Il commissario Usl 1, Massimo De Fino, raccomanda “distanziamento e igiene delle mani e degli strumenti per tutti gli operatori”. La catena del contagio in questo caso si sarebbe attivata all’esterno del nosocomio, dove ieri è stato intubato un paziente infettato poi trasferito a Spoleto. All’ospedale di Branca (foto) è risultato positivo un medico in radiologia e sono stati sottoposti a tampone tutti i 31 dipendenti della struttura. Sono stati individuati altri tre tecnici di radiologia positivi al Covid-19 che sono stati subito messi in isolamento.
L’attività della diagnostica per immagini è stata sospesa per qualche ora e già dalla giornata di ieri è ripresa. La direzione sanitaria precisa che “sono state prese tutte le misure di sicurezza e che l’intera struttura è stata sottoposta a sanificazione straordinaria. All’interno del reparto venivano già adottate tutte le misure di prevenzione, come la sanificazione delle apparecchiature tra una prestazione e l’altra, il distanziamento nella sala d’attesa e l’obbligo dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”.
A Foligno è stato riaperto dopo la sanificazione il reparto Covid di medicina d’urgenza, anche in questo caso dopo un focolaio. Sono 408 gli operatori sanitari contagiati in tutta la regione, di cui 103 guariti. Tra i positivi attuali ci sono 134 medici e 148 infermieri. Al momento uno dei principali problemi, se non il primo, è la carenza di medici specializzati in servizio. Anestesisti e pneumologi su tutti. Per questo è scattato un piano assunzioni. Nel frattempo vengono destinati alle aree Covid anche specialisti di altri reparti.
E comunque non basta.
Ieri De Fino ha disposto il trasferimento a Spoleto (ospedale Covid con 17 posti di intensiva e 20 di subintensiva) di tutti gli anestesisti degli ospedale di Narni e Amelia, sospendendo le attività chirurgiche. Di più: verrà attivata una Rsa Covid nel geriatrico di Terni e gli ospiti non contagiati saranno trasferiti nei nosocomi narnese e amerino. Scatterà una integrazione di personale ad inizio della prossima settimana. Alla data del 6 novembre – da marzo scorso – sono stati contrattualizzati 422 tra medici e infermieri per l’emergenza Covid nel cuore verde. Quindici le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) attive 7 giorni su 7, con 83 medici a disposizione. A proposito di Rsa: il contagio nelle residenze sanitarie protette dell’Umbria è cresciuto di più di 100 infetti nel giro di una decina di giorni. Dai 234 del 25 ottobre sono passati a 339 unità del 4 novembre. Di cui 227 ospiti, un medico, 5 infermieri, 57 oss e 51 animatori. Sei i decessi registrati dall’inizio della seconda ondata.