La Consulta ha bocciato il ballottaggio e salvato il premio di maggioranza che andrà al Partito che abbia raggiunto almeno il 40% delle preferenze. Restano le pluricandidature, ma solo affidando la scelta finale del candidato eletto in più di un collegio a un sorteggio. Sul premio di maggioranza, dunque, la Corte ha dichiarato non fondata la questione di legittimità. I giudici aggiungono con questa sentenza che “la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione”. Si potrebbe, dunque, votare subito con quello che resta dell’Italicum. Con una legge elettorale che, di fatto, diviene un sistema proporzionale con un premio di maggioranza difficile da raggiungere. La “sentenza” della Consulta ha provocato tutta una serie d’ineterventi da parte di esponenti dei vari partiti. C’è chi chiede le elezioni subito.