Sono stati 30.000 i controlli attuati nel 2013 in Umbria dal Corpo forestale dello Stato, che ha accertato 700 reati, comminando sanzioni amministrative per oltre 1,3 milioni di euro.
I dati sono stati forniti stamani dal comandante regionale del Cfs, Guido Conti, in una conferenza stampa svolta nella sede regionale del Corpo, a Perugia. In materia di abusivismo edilizio la Cfs ha denunciatoall''autorita'' giudiziaria 237 persone, riscontrando ipotesi direato legate a violazioni di vincoli paesaggistici, lottizzazioni irregolari ed edificazioni su terreni di montagna.
Durante i controlli – è stato detto – sono stati inoltre scoperti decine di casolari con capannoni e rimesse agricole risultati privi di accatastamento, oppure accatastati in maniera irregolare. Una cinquantina, poi, le cave controllate in Umbria, otto gli illeciti penali riscontrati, come le denunce per mancanza delle autorizzazioni. Altri reati contestati a vario titolo riguardano l''illecita gestione di rifiuti speciali, lo scarico di acque reflue senza autorizzazione e la realizzazione di discariche abusive.
Gli accertamenti della Forestale hanno portato al sequestro di tre lotti di terreno parte di ditte che svolgono l''attività in nero: in tempi di crisi – è stato spiegato – per risparmiare, qualcuno ha tentato di evitare l’acquisto del legname o di crearsi addirittura unreddito tagliandolo e vendendolo in maniera illegale.
Nel perugino due ettari di superficie boscata, di proprietà demaniale, sono stati tagliati e la legna rubata. Rispetto al 2012 sono aumentate del 50 per cento le multe comminate.
Capitolo discariche: circa 200 gli illeciti amministrativiaccertati, per lo più relativi ad irregolarità nella compilazione dei registri di carico e scarico aziendale dei rifiuti. Verifiche sono state condotte anche in strutture industriali dismesse di imprese fallite, per controllare lostato dei manufatti e delle aree di insediamento. In alcuni casi sono stati riscontrati fenomeni di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.
Ciò ha consentito di mettere i sigilli a nove capannoni. In tema di inquinamento, l'ìndagine più significativa ha riguardato un impianto di compostaggio delle frazioni organicheumide annesso ad una discarica del Comune di Perugia: gli approfondimenti – è stato riferito dal Csf – hanno accertato che 2.000 metri cubi di rifiuti organici in fase di biodegradazione erano accatastati a cielo aperto in un’area non autorizzata.
Ora quel terreno è sotto sequestro e sono in corso anche verifiche dell’Arpa.
Problemi di etichettatura e di tracciabilità della carne bovina sono stati riscontrati in una quarantina di macellerie della regione, scarse condizioni igieniche sono state invece registrate in alcuni punti vendita di ortofrutta e un caso di presunta frode in commercio è stato portato alla luce a Colfiorito per lenticchie confezionate e commercializzate come umbre quando in realtà umbre non erano (in un altro caso si trattava di tartufo).
Contro il maltrattamento di animali, viene continuamente monitorato l''abbandono di esche o bocconi avvelenati, che a Nocera Umbra nei mesi scorsi hanno avvelenato un lupo. In questo settore sono stati svolti 700 controlli ed comminate 55 multe per un totale di 20 mila euro.
Degli 800 cartelloni pubblicitari controllati, oltre 160 sono risultati irregolari dal punto di vista urbanistico e paesaggistico.
Infine, gli incendi boschivi: le percentuali del 2013 sono migliori rispetto a quelle dell''anno precedente. Sono stati infatti 21 e hanno interessato 23 ettari di superficie boscata.