Il Comitato tecnico scientifico di Palazzo Chigi ha decretato un netto no per Eurochocolate e la Marcia della Pace.
«Nelle condizioni attuali – è scritto nel documento del Governo – in cui da 9 settimane consecutive si registrano incrementi progressivi e costanti degli indici epidemiologici, il comitato tecnico scientifico rimandando comunque la decisione e la responsabilità alle autorità locali competenti, ritiene, in coerenza con il principio di massima precauzione, di non potere esprimere un parere favorevole all’organizzazione degli eventi ‘Eurochocolate’ e ‘Marcia della Pace’, fermo restando ogni possibile rivalutazione all’esito della evidenza di una più favorevole condizione epidemiologica».
Se la Catena della Pace dovesse svolgersi Valter Biscotti che ha già inviato un esposto al prefetto ha comunicato che «lunedì mi troverò costretto a segnalare il tutto all’Autorità Giudiziaria competente». L’autorizzazione alla catena della pace è stata data dalla prefettura e dalla Questura, in questo caso la presidente della regione nulla può fare.
Sulla questione c’è da registrare anche un intervento dell’on. Maurizio Ronconi, che afferma: “Ma davvero una manifestazione pacifista che in trenta e più anni non ha fatto fare la pace a nessuno, conta più di una necessaria prudenza, della pressante richiesta di dare il buon esempio, dello sforzo drammatico di limitare l’onda di un virus che sta contagiando il mondo e moltiplicandosi di nuovo in Italia ed anche in Umbria?”.
“Nei giorni in cui, per la prima volta, l’Umbria rischia davvero d’essere travolta da una epidemia da coronavirus, quando, per la prima volta in Umbria i positivi ai tamponi superano di molto il centinaio, quando per la prima volta aumentano i ricoveri nei reparti di rianimazione, quando, in definitiva, la situazione epidemica si fa drammatica, il sempiterno Coordinatore della Marcia della Pace ci annuncia che la stessa quest’anno sarà trasformata in una “catena statica”, ovvero, ci ha spiegato, nessuna marcia ma migliaia di persone allineate e ferme da Perugia ad Assisi” – ha aggiunto Ronconi.
“Una manifestazione – ha sottolineato l’ex parlamentare di Spello – organizzata in modo irresponsabile nei giorni in cui governo, ministri, medici, perfino il Presidente Mattarella, invitano alla prudenza, ad indossare le mascherine perfino in famiglia, si sconsigliano matrimoni e battesimi“.
Per Ronconi, l’edizione di quest’anno rischia di mettere a repentaglio tutte le misure di contrasto della pandemia, tanto da fargli dichiarare: ” Ma davvero una manifestazione pacifista che in trenta e più anni non ha fatto fare la pace a nessuno, conta più di una necessaria prudenza, della pressante richiesta di dare il buon esempio, dello sforzo drammatico di limitare l’onda di un virus che sta contagiando il mondo e moltiplicandosi di nuovo in Italia ed anche in Umbria?”
Da qui l’appello di Ronconi rivolto alle autorità che devono autorizzare l’evento: “Vedremo cosa faranno le autorità regionali, se vorranno essere coerenti alla necessità categorica di garantire sicurezza e prudenza oppure saranno anche loro travolti dal vortice del “politicamente corretto” e del solito conformismo. Vedremo. Ma questa volta giudicheremo anche“.