Dal 15 al 18 Maggio si svolge a Hong Kong l’Asia Contemporary Art Show, una manifestazione d’arte alla quale partecipano oltre 100 gallerie provenienti da 19 paesi di tutto il mondo che presentano una splendida collezione di oltre 3000 opere.
Nella manifestazione di Hong Kong sono raccolte opere originali, in edizioni limitate, di scultura e fotografia, presentate dagli artisti più interessanti e promettenti del mondo provenienti da Asia, Europa, Australia, Stati Uniti e Sud America.
All’Asia Contemporary Art Show saranno esposte alcune opere di Angelo Buonumori , noto e importante artista umbro, Docente di Design della Comunicazione ed Elaborazione Grafica Digitale presso Università per Stranieri di Perugia.
Buonumori ha portato a Hong Kong alcune sue opere facenti parte una serie di sette intitolata “The news Chimeras”(print on cardboard in a single original) .
L’invito fatto dagli organizzatori della importante manifestazione , sta a testimoniare l’apprezzamento per questo artista perugino il cui nome ha da tempo superato i nostri confini .
La Chimera (dal greco Χίμαιρα, chímaira, letteralmente “capra”; in latino chimaera) è un mostro mitologico con parti del corpo di animali diversi. La parola Chimera serve a rappresentare le idee senza fondamento, i sogni, le fantasticherie, i desideri irrealizzabili, le utopie, le illusioni.
Sono molti gli animali fantastici partoriti dalla fantasia dell’uomo oltre alla Chimera, come l’unicorno, l’arpia, Pegaso, il drago, il Minotauro, la Sfinge e tanti altri. Animali che popolano la mitologia e le storie magiche.
Con le sue “news Chimeras” Buonumori ha voluto creare una serie di nuovi “mostri” per andare a popolare il grande universo parallelo dei sogn, anche degli incubi, magari, ma sempre col tono favolistico e magico che nasce dall’immaginazione per concretizzarsi in immagini sorprendenti e inedite. E’ l’illusione del miraggio, la metafora che allude a mete lontane e apparentemente irraggiungibili se non attraverso la speranza onirica.
Quella proposta dalle opere di Buonumori è anche una riflessione sull’arte nelle sua complessità e nella sua essenza di ir-realtà, di ir-realismo della rappresentazione che immobilizza e congela in un “freeze” la capacità visionaria dell’autore.
E’ poi anche un omaggio alla visione celata nell’ironia magrittiana e guarda alle irragiungibili frontiere utopiche del surrealismo.