E’ con grande piacere che desidero ringraziare il sindaco di Perugia Andrea Romizi e l’assessore Edi Cicchi per aver accolto la richiesta di ricordare la figura di Giuliano Vassalli nato a Perugia il 25 aprile 1915 e deceduto a Roma il il 21 ottobre 2009.
Un particolare ringraziamento rivolgo al Sindaco che alla mia lettera del 09/07/2020, mi rispose immediatamente telefonicamente assicurandomi che avrebbe seguito la questione personalmente. E’ stato di parola. Grazie. Giuliano vassalli, socialista, fu un fine giurista e un luminare del diritto penale e ricoprì anche la carica di Presidente della Corte Costituzionale. Durante la Resistenza antifascista a Roma organizzò l’evasione dal carcere di Regina Coeli di due grandi politici italiani Sandro Pertini e Giuseppe Saragat diventati successivamente Presidenti della Repubblica.
A fine agosto del 1943, Vassalli partecipò alla riunione in casa di Oreste Lizzardi, in Viale Parioli 44 Roma, alla quale parteciparono anche Pietro Nenni, Sandro Pertini e Giuseppe Saragat in rappresentanza del “Partito Socialista Italiano – sez. IOS” che fu costituita in esilio a Parigi nel 1930. Vassalli, in quella occasione affermò orgogliosamente che: “Il 25 agosto del 1943 in clandestinità il Partito socialista costituì il PSIUP, Partito socialista di Unità Proletaria, che raggruppava personalità influenti della sinistra antifascista come Ignazio Silone, Lelio Basso, Giuseppe Saragat, Sandro Pertini, Giuseppe Romita, Carlo Andreoli. Segretario fu eletto Pietro Nenni”. Dopo l’armistizio Vassalli entrò nella Resistenza romana e fece parte della giunta militare del CLN. Il 25 gennaio del 1944, come già ricordato, organizzò l’azione di un gruppo delle brigate partigiane Matteotti consentendo la fuga di Pertini e Saragat dal carcere insieme ad altri 25 patrioti socialisti. Nell’aprile del 1944 Vassali fu arrestato e sottoposto a pesanti torture dalle SS nel famigerato carcere nazista di via Tasso. Fu liberato grazie alla intercessione di Papa Pio XII alla viglilia dell’arrivo delle forze armate angloamericane il 4 giugno 1944.
Dopo la Liberazione fu eletto consigliere comunale e capogruppo del partito socialista italiano PSI a Roma dal 1962 al 1966. Successivamente fu eletto deputato dal 1968 al 1972. Nel 1978 Craxi lo propose per il Quirinale insieme ai compagni Antonio Giolitti e Sandro Pertini e quest’ultimo, come è noto, fu eletto Presidente della Repubblica. Vassalli divenne anche Ministro di Grazia e Giustizia nei governi Goria, De Mita e nel governo Andreotti VI. Nel 1987 in qualità di Ministro di Grazia e Giustizia presentò il disegno di legge delega per la riforma del codice di procedura penale che intodusse il modello innovativo “accusatorio” contrapponendosi a quello “inquisitorio” del codice Rocco. Nel 1989 fu introdotto il nuovo codice di procedura penale che ancora oggi viene ricordato come “Codice Vassalli”. Fu poi nominato dal Presidente della Repubblica Cossiga nel 1991 giudice costituzionale e successivamente, come già ricordato, divenne Presidente della Corte Costituzionale. Collaborò, dopo la Liberazione, con Pietro Nenni insieme a Massimno Severo Giannini.
Aldo Potenza (Presidente nazionale di Socialismo XXI)