Tanti i ristoratori umbri che domenica mattina sono andati a portare i loro piatti e le eccellenze umbre davanti alla villa del premier Draghi a Città della Pieve.
Una manifestazione regolarmente autorizzata dalla questura di Perugia per chiedere al Governo di riaprire in sicurezza subito.
A Città della Pieve c’erano anche, oltre al titolare dell’antica trattoria San Lorenzo, lo chef Gianfranco Vissani che proprio in Umbria, a Baschi, ha la sua Casa Vissani, Lina Angelucci chef del Balestruccio, Alberto Massarini del Pentagramma, Petronilla Angelucci dell’omonima azienda agricola, Giuliano Martinelli dell’azienda Giuliano Tartufi e il viticoltore Marco Caprai. C’era anche il sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini.
Gianfranco Vissani è stato sicuramente uno dei protagonista del sit-in. Lo chef ha parlato a margine della manifestazione: “Bisogna garantire le distanze dentro i ristoranti per poter riaprire. E’ quello che abbiamo fatto, abbiamo messo le divisioni in vetro. Non in plexiglass. Il plexiglass neanche sulla cassa da morto”. Vissani ha fatto un’appello: “Servono denari, soldi freschi e puliti per salvare queste piccole aziende”.
“Vogliamo date certe sulle riaperture. Poter fare ristorazione all’aperto non basta, soprattutto in questa stagione in cui per mangiare fuori fa ancora freddo”, ha aggiunto Ciccotti. Ma Draghi, in questo fine settimana, è rimasto lontano da Città della Pieve, deludendo le aspettative degli organizzatori dell’iniziativa che avrebbero voluto consegnargli di persona alcuni prodotti enogastronomici dell’Umbria.