Il responsabile della rissa avvenuta durante la notte tra l’8 e il 9 agosto scorso, in un parcheggio di un bar di Castel del Piano, un 23enne di origine greca, è stato condannato a 5 anni con rito abbreviato.
Il 23enne, durante una colluttazione scoppiata per futili motivi, è accusato di tentato omicidio, rissa e lesioni per aver accoltellato e ridotto in fin di vita Samuele, un 20enne perugino intervenuto per placare gli animi.
La sentenza è stata emessa dal Gip Valerio D’Andria.
Durante la sera dei fatti, Samuele e i suoi amici, di ritorno dal centro storico di Perugia, si erano fermati presso il piazzale del bar di Castel del Piano, accorgendosi che due giovani (il 23enne greco condannato e un 20enne tunisino) stavano litigando pesantemente per, come emerso in un secondo momento, alcuni screzi precedenti.
La situazione è degenerata quando il 20enne tunisino ha minacciato l’altro, sputandogli in faccia, cosa che ha dato origine alla rissa. Il 23enne ha perso il controllo e ha tirato fuori il coltello che ha colpito Samuele, intervenuto per dividerli, all’addome.
Dopo la coltellata il 23enne greco è fuggito, mentre un suo amico, rimasto lì nei pressi del bar, sarebbe stato aggredito da altri due indagati, entrambi perugini e incensurati, per i quali è stata richiesta la messa alla prova.
In un filmato di 5 minuti girato dai telefonini dei presenti, è ben visibile il momento in cui Samuele viene accoltellato. Il ragazzo è stato subito trasportato in ospedale e operato d’urgenza al fegato, salvandosi per miracolo.
I Carabinieri, grazie alle indagini-lampo, avevano identificato alcuni presenti e acquisito il video, tramite il quale tutti i soggetti coinvolti erano stati rapidamente riconosciuti.
Il 23enne che ha accoltellato Samuele, oltre alla pena detentiva, dovrà pagare 15mila euro di risarcimento. L’avvocato difensore del giovane condannato, Vincenzo Bochicchio, ha annunciato il ricorso in appello.