La Polizia di Stato di Terni ha messo finalmente fine all’incubo – che andava avanti ormai da mesi – in cui viveva una donna di 33 anni, impiegata come operatrice socio-sanitaria in una residenza per anziani di un comune della provincia.
Il Gip di Terni, su richiesta della Procura della Repubblica ternana, ha emanato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un 53enne, originario del viterbese, perché accusato di violenza sessuale, lesioni personali e stalking.
Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia della giovane, la quale aveva dichiarato alla Polizia di Stato di essere stata vittima di una violenza sessuale, a gennaio, all’interno della struttura dove lavora, indicando nel compagno della titolare della stessa casa di riposo il presunto autore della violenza.
La ragazza ha riferito che le condotte dell’uomo, iniziate nel settembre 2020 con palpeggiamenti ed avances sessuali, alla metà del mese di gennaio erano diventate più violente, tanto da costringerla a rivolgersi ai sanitari che le hanno riscontrato delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.
Quest’ultimo episodio l’ha portata a denunciare l’accaduto, consentendo agli investigatori di avviare una rapida attività di indagine, coordinata dalla Procura di Terni, che ha portato ad acquisire ulteriori elementi a carico dell’uomo.
In particolare, sono state ascoltate altre due donne, anche loro fino allo scorso anno dipendenti della struttura, le quali – pur manifestando al momento la volontà di non sporgere querela – hanno comunque dichiarato di essere state a loro volta vittime di attenzioni indesiderate da parte dell’uomo, tanto da aver deciso di licenziarsi, piuttosto che continuare a lavorare in quelle condizioni.
Il 53enne, da ieri, giovedì 4 febbraio, si trova agli arresti domiciliari.