Prima un divieto di avvicinamento, poi il provvedimento degli arresti domiciliari emesso appena il giorno prima, non sono bastati a far desistere un cittadino italiano di 51 anni dal tenere una condotta aggressiva e persecutoria nei confronti di una vicina di casa, una cittadina 47enne di origini russe.
L’ultimo atto della vicenda si è consumato poco prima della mezzanotte di due giorni fa, quando alla Sala Operativa della Questura di Perugia è arrivata la richiesta di aiuto della donna: l’uomo stava terrorizzando, con minacce di morte, lei e la figlia 24enne.
Appena arrivati sul posto gli agenti prendevano immediatamente atto dello stato agitato dell’uomo, il quale, una volta vista la Polizia, anziché calmarsi, iniziava ad inveire anche contro gli agenti.
Dopo essere riusciti a calmare l’uomo, che nel frattempo tentava in tutti i modi di entrare all’interno della proprietà della donna, gli agenti, durante l’effettuazione del controllo, reperivano vetri e colli di bottiglie di vino rotte all’interno del giardino della vittima, la quale, fortemente spaventata, riferiva agli agenti che ciò che vedevano erano i resti delle bottiglie scagliate dall’aggressore contro il muro dell’abitazione della donna, con l’intenzione di colpirla.
L’uomo è stato quindi arrestato dagli agenti della Squadra Volante e, nella mattinata odierna, il Tribunale di Perugia ne ha convalidato l’arresto, confermando la misura cautelare presso il carcere di Perugia-Capanne.