La domanda per il reddito di cittadinanza si potrà presentare dal 6 marzo, ma la corsa ai Centri di assistenza fiscale (Caf) del territorio è già scattata.
Sono in tanti a chiedere informazioni su come accedere alla misura, destinata ai cittadini con un Isee inferiore a 9.360 euro annui e in possesso di altri requisiti stabiliti dalla legge. I Caf, insieme agli uffici postali, potranno raccogliere le domande degli interessati. Chi invece vuole agire autonomamente, può farlo collegandosi al sito www.redditodicittadinanza.gov.it, recentemente attivato, con un clic e senza code agli sportelli.
I Caf sono in attesa della modulistica: “Speriamo che arrivi con il giusto anticipo, così da essere pronti per il 6 marzo, commenta Vincenzo Ferraioli, direttore del Caf Uil dell’Umbria, molte per-sone sono già venute nei nostri uffici, altri stanno telefonando, per avere informazioni sulla misura. Gli interessati hanno dai 30 ai 65 anni e oltre, questi ultimi per la pensione di cittadinanza. I piú giovani sono disoccupati, ma presto verranno anche persone con lavori saltuari e un reddito troppo basso per vivere dignitosamente”.
Il primo step, per chi non lo ha già fatto, è la richiesta dell’Isee che i Caf rilasciano gratuitamente. Ma il vero problema sarà lo Spid, che non tutti hanno. Per la richiesta on-line è infatti necessario aver attivato il Sistema pubblico di identità digitale, Spid appunto, indispensabile per accedere al sistema. Operazione non immediata, specie per chi ha meno dimestichezza con il web.
Anche al Caf Cisl in via Campo di Marte si cerca di dare risposte ai cittadini interessati al sussidio: qualche difficoltà si hanno con le verifiche sul patrimonio immobliare.
Il valore di quest’ultimo, diverso dall’abitazione principale, non deve superare i 30mila euro annui. La gente si informa anche al Caf della Cna.
Intanto gli uffici postali umbri, che faranno da ponte con l’Inps, unico ente a decidere sul riconoscimento o meno del beneficio, si organizzano.