Circa 800mila euro. E’ questo l’ammontare della presunta truffa ai danni del Miur per cui tre titolari rappresentanti di altrettante società sono stati rinviati a giudizio.
Il gup Lidia Brutti ha accolto in parte la richiesta della Procura, mandando prosciolte altre tre persone perché il fatto per loro non sussiste e dichiarando la prescrizione per un’ulteriore contestazione.
Stando alla ricostruzione accusatoria, le società Iride Srl e Demetra Srl, hanno “indotto in errore il Miur procurandosi un ingiusto profitto consistito nella fruizione di credito d’imposta” per “206.583 euro in favore della Iride ed ulteriori 29.829 euro” e “165.000 euro in favore della Demetra e altri 24.305”.
Difensore l’avvocato Francesco Crisi difende gli imputati insieme al collega Amedeo Centrone.