Un’operazione dei carabinieri del comando provinciale ternano ha portato all’arresto di otto persone residenti a Napoli – sei in carcere e due ai domiciliari – e alla denuncia di altre due per una presunta associazione a delinquere finalizzata a commettere truffe aggravate ai danni di anziani con il cosiddetto metodo del “finto” maresciallo o avvocato”. Coinvolta l’Umbria, dove l’indagine è partita dopo un colpo consumato nel centro di Terni.
Le truffe sono state portate a termine anche nel Lazio, nelle Marche, in Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania e Calabria.
Sono circa 300 quelle accertate dai militari, per un totale di 400 mila euro di ‘profitto’, messo a segno dalla banda.
La truffa funzionava così. Venivano reperiti nominativi e relativi numeri di persone alle quali veniva comunicato un falso e grave incidente stradale in cui era rimasto coinvolto un parente della vittima. Degli individui si presentavano al malcapitato e si facevano consegnare denari o prezioni da dare ad un ‘esattore’ in zona, per evitare “gravi conseguenze giudiziarie”.