Il capogruppo della Lega Umbria, Emanuele Fiorini, discuterà in sede di Consiglio regionale, la question time indirizzata all’assessore ai trasporti Chianella che ha per tema i lavori della Fcu.
“A distanza di un anno dalla chiusura del traffico lungo la ex Fcu e dopo un periodo ben più lungo di disagi e interruzioni, le opere di ristrutturazione e ammodernamento della linea ferroviaria nella città di Terni ancora non sono partite e non si conoscono nemmeno le tempistiche di inizio e fine lavori”.
“Mentre nella parte nord dell’infrastruttura che collega Città di Castello con Ponte San Giovanni siamo in una fase più avanzata delle operazioni per il miglioramento complessivo della rete ferroviaria, per quanto riguarda la tratta Terni – Ponte San Giovanni siamo ancora fermi al palo e la zona nord della città risulta praticamente isolata. Tutto ciò nonostante i provvedimenti governativi abbiano riconosciuto ingenti risorse alla Regione Umbria, grazie alla posizione strategica della stazione di Terni, dove rete ferroviaria nazionale e regionale si interconnettono. Per la “metropolitana di superficie” Terni – Cesi, inoltre, siamo anche in questo caso in attesa di quegli sviluppi che ne permettano l’avvio (compreso il raddoppio della tratta ferroviaria), considerati i milioni di euro impiegati e la valenza che questa opera potrebbe avere per la comunità ternana. All’assessore Chianella chiederò, pertanto, risposte chiare e tempi certi, affinché cessino i disagi per tante famiglie e imprese e per permettere alla città di Terni di uscire dal suo cronico isolamento con il resto dell’Umbria”.
Di certo si dovrà attendere ancora molto per vedere realizzata la tratta sud, da Ponte San Giovanni a Terni: qui l’infrastruttura è passata nelle mani a Rfi come infrastruttura strategica nazionale.
La lettera inviata dalla Regione ai vertici Rfi per chiedere di cantierizzare entro il 2019 per chiuderei lavori nel dicembre 2020 non ha ancora ricevuto risposte concrete. I soldi ci sono, all’interno dei 2 miliardi per le manutenzioni, gestiti da Rfi nel contratto di programma pluriennale 2017-2021.