Di Gino Goti –
Ormai le strade sono un vero e proprio colabrodo e dopo quanto è uscito sulla stampa circa la responsabilità per i danni subiti nel transitare sopra una buca (a carico del danneggiato se la buca è evidente e di notevoli dimensioni) alcuni automobilisti consigliano alle scuole guida di rilasciare una patente speciale per guida in strada con buche: dove si riconosca la capacità di evitare le buche ma anche le altre macchine in arrivo in senso contrario. Una vera e propria patente per “gincana automobilistica in strade con buche”. Da anni si parla, sempre a Ponte San Giovanni, di un Festival delle buche e la proposta è tornata di attualità con la disponibilità di uno sponsor per regalare i premi: catrame pronto, pale, picconi e rastrelli. Lontana e forse irraggiungibile la possibilità di disporre in una macchina attrezzata dal nome interessante “tappabuche”: aspira la superficie della buca, la riscalda portandola alla temperatura per trattenere il catrame e dispone di una pressa molto più efficace della pala o degli stivali abitualmente usati dagli addetti all’attuale furgoncino usato dal cantiere comunale. Disagio, degrado, lavoro moltiplicato per i gommisti e ricambi auto per cerchioni e sospensioni rotte mentre il tempo non è clemente e opportuno per correre a rapidi e immediati ripari.