“Da quando l’Oms ha lanciato l’allarme sulla possibilità che la carne fosse un alimento potenzialmente cancerogeno,si sono spesi fiumi di inchiostro per sostenere che l’unica speranza di sopravvivenza fosse passare a una dieta basata su seitan e germogli di soia! Ma un nuovo studio presentato a Barcellona nel corso del congresso europeo di cardiologia mette in discussione quanto indicato fino ora in molte linee guida sulla salute cardiaca” – afferma il deputato 5Stelle e membro in commissione Agricoltura, Filippo Gallinella. “Tutto quello che da anni dichiarano contro queste sostanze, accusate di causare danni al sistema cardiovascolare e, di conseguenza, essere fautrici di malattie come l’aterosclerosi osituazioni come infarto e ictus, chissà se finirà nel dimenticatoio.Di certo verrà ridimensionato. Già una ricerca della prestigiosa Oxford University – continua il parlamentare – era giunta alla conclusione che mangiare carne non espone a rischi significativi per la salute.
L’indagine riguardava le abitudini alimentari e il relativo stato di salute di 60mila adulti, tra vegetariani, vegani e onnivori del Regno Unito negli ultimi 30 anni, fornendo alcuni dati percentuali sulll’associazione tra le loro abitudini alimentari e l’insorgere dimalattie. La risposta? Non ci sono significative differenze di mortalità a seconda della dieta scelta: i vegani e vegetariani inglesi non hanno una vita più lunga rispetto a chi mangia moderatamente carne. Ciò che conta, nella dieta, come nelle nostre abitudini quotidiane, è rispettare un equilibrio nutrizionale” .